Nel 2021 in Toscana recuperati e donati a realtà solidali quasi 1,5 milioni di prodotti perfettamente integri ma non idonei alla vendita
TOSCANA. Da spreco a risorsa. Un processo virtuoso che Coop e Unicoop Firenze onorano da anni, costantemente rilanciano e rinnovano e che, nella Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare che cade domani 5 febbraio, rappresenta un modello di contrasto allo spreco capace di unire attenzione per l’ambiente e solidarietà, in un periodo in cui l’emergenza alimentare riguarda molte famiglie.
Nel 2021 a livello nazionale il progetto “Buon Fine” ha permesso alle cooperative di consumatori italiane di donare 5642 tonnellate di derrate alimentari – in grado di generare oltre 11 milioni di pasti – per un valore pari a oltre 27 milioni e mezzo di euro. A beneficiarne 938 associazioni di volontariato in tutta Italia.
A livello toscano, Unicoop Firenze ne2021 ha coinvolto 61 onlus, attive nelle sette province toscane dove opera la cooperativa, che hanno ricevuto donazioni partite da 64 punti vendita Coop.Fi per un totale di 1 milione e 470 mila unità di prodotti, perfettamente integri dal punto di vista nutrizionale e igienico, ma devoluti perché non più idonei alla vendita. I prodotti vengono raccolti e conservati in base a precise Linee Guida, in modo che possano essere ceduti a titolo gratuito a organizzazioni no profit attive nel sociale, che li utilizzano per realizzare pasti o pacchi spesa.
Oltre alle donazioni, Unicoop Firenze ha sviluppato nel tempo “Mangiami subito”, l’altra misura dicontrasto allo spreco alimentare attraverso la vendita a prezzi scontati di prodotti prossimi alla scadenza. Nel 2021 l’iniziativa ha coinvolto tutti i 108 Coop.fi per un valore totale a prezzo scontato di oltre 3milioni e 87.000 euro.
Il progetto Buon Fine viene da lontano e nel 2021 ha compiuto 18 anni, durante i quali l’impegno Coop si è affermato a livello di quantità, di capillarità sul territorio per il recupero dei generi alimentari, di rete solidale con le associazioni e anche di varietà degli alimenti ancora buoni, ma non più vendibili in negozio, donati alle associazioni.
Infatti, Buon Fine di Unicoop Firenze ha visto progressivamente ampliarsi le tipologie di generi alimentari donati: dal 2007 la Cooperativa ha affiancato al recupero di generi alimentari industriali e non alimentari quello dei prodotti freschi e freschissimi (prossimi alla scadenza, ma ancora validi) da destinare alle mense solidali. Dal 2013, invece, è partito in alcuni punti vendita il progetto della cessione di prodotti cotti del reparto gastronomia e rosticceria, con l’obiettivo di destinare alcuni di questi alimenti, quelli più facilmente rigenerabili, come lasagne, cannelloni, pollo e verdure cotte, alle associazioni di volontariato, che le utilizzano per i pasti nelle mense solidali.
Per Unicoop Firenze, l’utilizzo sostenibile delle risorse passa anche per la promozione di stili di vita anti-spreco passa e la diffusione di consigli importanti per la conservazione degli alimenti e per il loro consumo. Da non dimenticare mai infatti la regola per il frigo” first in-first out”, ossia consumare prima i cibi che entrano in frigo per primi e quindi sono più vicini alla scadenza rispetto agli ultimi acquisti. Ottima anche l’abitudine di fare la lista della spesa prima di partire da casa, utile in tempo di Covid per razionalizzare il tempo passato nel punto vendita, ma anche per evitare acquisti superflui, cibo che rischia di essere gettato.
I particolari del progetto Coop sul non spreco sono sul sito www.coopnospreco.it dove, oltre ai dati, sono consultabili le ricette realizzate con gli avanzi, curate dalla cuoca Letizia Nucciotti e basate sul riutilizzo dei prodotti tra buona cucina e creatività. Oltre a buone pratiche e consigli per ridurre gli sprechi di cibo a partire dalla dispensa della cucina.
“Rete è la parola chiave dell’impegno di Unicoop Firenze per contrastare lo spreco alimentare. Una rete che mette in relazione più soggetti, dalla Cooperativa al volontariato, e richiede tempo e dedizione per sostenere una visione del mondo orientata al futuro. Ridurre gli sprechi è una questione economica e solidale, ma anche di sostenibilità ambientale. Non possiamo non ringraziare chi nei negozi e nelle associazioni lavora ogni giorno per far funzionare il Buon Fine” fanno sapere da Unicoop Firenze.