SIENA. Da Roberto Barocci, Forum Ambientalista Grosseto, riceviamo e pubblichiamo.
“Il 29 giugno prossimo il Bilancio di esercizio del 2017 di SEI Toscana, gestore del Servizio rifiuti, Bilancio già adottato dal suo Consiglio di Amministrazione1, verrà portato all’approvazione dei Soci e poi dovrà essere approvato dai Sindaci dell’ATO Toscana Sud, scaricando sui cittadini il costo complessivo del Servizio. Ma se è vero2 che la Commissione Parlamentare sui reati connessi al ciclo rifiuti afferma che: “l’ATO Sud Toscana di fatto, non svolge alcun controllo sulla regolare esecuzione del contratto di appalto concluso con la SEI Toscana srl”. Se ancora si sottolinea3: “la mancata definizione, da parte dell’ATO di modalità e criteri di verifica del rispetto del contratto di Servizio, anche ai fini della determinazione del corrispettivo definitivo”, com’è possibile che si continui a scaricare sui cittadini un costo presunto, quando chi dovrebbe verificare tali costi, cioè i Sindaci, hanno sbagliato a non prevedere nel contratto con il gestore le modalità di verifica di tali costi e quando questa omissione è oggi di pubblico dominio, quindi c’è piena consapevolezza da parte anche dei Prefetti di quanto sta succedendo da anni a danno della collettività?
Non stupiscono quindi le recenti dimissioni del presidente di SEI Toscana, Paolini, anche perché la incredibile realtà svelata alla Commissione parlamentare dai Commissari prefettizi, nominati su intervento di Cantone, è confermata anche dagli attuali rappresentanti dei Sindaci: Ghinelli4, Sindaco di Arezzo e Presidente del Consiglio Direttivo dell’ATO, afferma che: “l’ATO Toscana Sud non è in grado di calcolare la tariffa applicata dalla società di gestione” e Biondi, Sindaco di Civitella Paganico, Presidente dell’Assemblea dell’ATO, aggiunge5: “Per quanto concerne il controllo inteso come poter verificare l’effettivo servizio svolto in ogni singolo comune giornalmente dalla SEI, credo che questo non sia nelle possibilità dell’ATO…”.
Allora se c’è consapevolezza di una violazione di norme e del buon senso comune, se i Sindaci non hanno ritenuto doveroso rispondere alle notizie diffuse dalla Commissione Parlamentare, com’è possibile che si proceda come se nulla fosse? E i Prefetti perché non intervengono per sanare queste omissioni?”.
Note
1 – Vedi: http://www.controradio.it/rifiuti-presidente-sei-toscana-si-dimette-bufera-sullazienda/
2– Pagina 57 della Relazione per la Toscana della Commissione Parlamentare d’inchiesta sui reati connessi al ciclo dei rifiuti, Relatori: Sen. Laura Puppato e On.Stefano Vignaroli, pubblicata il 28.2.2018, scaricabile da:
http://documenti.camera.it/_dati/leg17/lavori/documentiparlamentari/IndiceETesti/023/049/INTERO.pdf
3 –Pagina 60, come sopra.
4 –Pagina 66, come sopra.
5 –Pagina 67 come sopra.