ANAC ha ritenuto inconferibile la nomina di Francesco Macrì
SIENA. Il Consiglio di Amministrazione di Estra S.p.A., riunitosi oggi, ha deciso di conferire all’amministratore delegato Alessandro Piazzi, anche la carica di presidente del consiglio di amministrazione.
Tale decisione avviene a seguito della delibera di ANAC che ha ritenuto inconferibile la nomina di Francesco Macrì a presidente di Estra, provocandone la decadenza dalla carica.
Relativamente ai contenuti della delibera di ANAC, il Consiglio di Amministrazione ha deciso di attivare tutte le azioni a tutela dell’interesse aziendale.
Secondo Anac la multiutility è un ente di diritto privato in controllo pubblico e la sua presidenza prevedeva deleghe gestionali (un potere di firma fino a 500 mila euro).
Macrì era stato eletto consigliere comunale di maggioranza nelle fila di Fratelli d’Italia – Alleanza per Arezzo. La legge prevedeva che nei comuni con più di 15mila abitanti per passare da consigliere a presidente di una società come Estra sarebbero dovuti passare due anni, ma nel 2016 era stato nominao al vertice di Estra appena 12 giorni dopo la cessazione della carica di consigliere.
L’intervento di Anac apre scenari nuovi a partire dalla decadenza di Macrì come presidente e potrebbe avere ripercussioni anche sul processo che riprende il 30 novembre ad Arezzo e che vede coinvolti 11 imputati, accusati a vario titolo di peculato, favoreggiamento, abuso d’ufficio e traffico di influenze.
Macrì ha già annunciato immediato ricorso al Tar per chiedere la sospensiva della delibera.