Violati i principi della trasparenza fiscale. Negate le informazioni sul calcolo degli interessi
ROMA. Federcontribuenti, sulla spinta del suo presidente Marco Paccagnella, assieme al direttore del Centro Studi Anticrisi, Luca Silvestrone, dichiara guerra ai vertici dell’ente di riscossione. Esordisce il presidente Paccagnella: ” lo Stato mantiene vergognosamente in piedi un Ente sempre più lontano da un comportamento lecito, sempre meno rispettoso delle leggi vigenti e irrispettoso davanti le decisioni delle commissioni tributarie come delle sentenze della Cassazione: i contribuenti non possono sapere se i provvedimenti contro di loro sono validi o meno, semplicemente perché la zelante Equitalia non comunica, come dovrebbe, i nominativi dei dirigenti revocati, il metodo per il calcolo degli interessi e altro ancora. Come ad aggirare le sentenze che la condannano invia cartelle sempre più incomplete e minacciose. Metteremo in campo tutte le nostre forze per costringere i vertici di Equitalia a rispettare i contribuenti, contro i quali è inflessibile, perché vedano riconosciuto il sacrosanto diritto di verificare se gli atti in loro possesso sono o meno nulli senza costringerli a lunghe e costose spese legali”. Ma l’associazione dei contribuenti non si ferma qui e denuncia un altro scandalo: “Equitalia – attacca Luca Silvestrone, Direttore Generale del Centro Studi Anticrisi di Federcontribuenti – continua a detenere, ingiustamente, svariati milioni di euro che deve rimborsare ai contribuenti, perché non ha un semplice programma, un software, capace di calcolare gli interessi che vanno riconosciuti ai loro creditori.” Continua Silvestrone: “Assistiamo – tramite il Centro Studi Anticrisi – tantissimi cittadini ed imprese che scopriamo avere in mano cartelle esattoriali annullate, scadute, decadute, cartelle pazze, ecc. Ebbene, accertato il debito, Equitalia non provvede al rimborso poiché nessun funzionario calcola, a mano, gli interessi da corrispondere, in mancanza del software”. Quindi – spiega il Direttore – quando Equitalia deve strangolare cittadini e aziende, chiedendo la riscossione di somme vere o presunte al contribuente, applica interessi incredibili e i calcoli li fa in un nanosecondo; quando, viceversa, è lei stessa a dover pagare, gli interessi non possono essere calcolati. Ed anche di questo politici, amministratori, e Associazioni, non parlano, perché collusi con questo sistema che non regge più”.
“Faremo sentire la nostra voce – conclude Paccagnella – in ogni sede istituzionale e mediatica, ed invitiamo i contribuenti a rivolgersi a noi in caso di bisogno, e ad alzare la voce affinché non si sentano più storie come queste, di ordinaria follia”.