Tre giorni di laboratori cinematografici e musicali
FIRENZE. Entra nel vivo Fuori dal Comune, progetto creato dai giovani per i giovani al fine di dare vita a esperienze aggregative. L’iniziativa, presentata oggi in Consiglio regionale, prevede una full-immersion di tre giorni di laboratori gratuiti, rivolti a giovani under 30, che si terranno a Siena, Arezzo e Grosseto. Oltre 150 i ragazzi che hanno aderito e avranno così l’occasione di sviluppare le proprie competenze nel campo cinematografico o di realizzare un progetto musicale. Finanziato dal Consiglio regionale in attuazione della legge 3 del 2022 nell’ambito degli interventi per l’aggregazione giovanile, ‘Fuori dal Comune’ è realizzato da Oxfam Italia e dalle associazioni giovanili aretine Farrago e Arezzo che spacca.
“Questo progetto – ha detto il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo – è frutto di una scelta portata avanti con determinazione in questa legislatura: il Consiglio regionale ha deciso di investire su progetti dedicati ai giovani le risorse rese disponibili grazie ai risparmi sui costi della politica. Ringrazio il vicepresidente Stefano Scaramelli per aver fortemente voluto questo progetto e Oxfam per aver organizzato e indirizzato un’iniziativa che cambia paradigma, ponendo i ragazzi al centro, per costruire insieme al loro non solo il futuro, ma anche il presente. Abbiamo coinvolto diverse amministrazioni comunali e adesso a noi il compito di far sì che non sia un evento spot, ma che possa continuare nel corso degli anni”.
“Tutto nasce da una mia idea accolta positivamente dall’Ufficio di presidenza: la legge 3 del 2022 – ha ricordato il vicepresidente dell’Assemblea legislativa regionale, Stefano Scaramelli –. Fuori dal Comune è un progetto in cui i ragazzi diventano protagonisti, dove si crea una rigenerazione urbana che non è frutto di opere pubbliche, ma di un’intuizione che i giovani dovranno mettere in campo e che si trasforma in opportunità di relazione”. “L’idea – ha continuato Scaramelli – è nata durante il periodo del Covid, dare ai ragazzi l’opportunità di entrare in relazione con gli altri e di riappropriarsi degli spazi urbani, renderli vivi. Il progetto si svilupperà in tre città della Toscana del Sud. Un’intuizione unica nel suo genere che mi auguro possa essere replicata a livello nazionale”.
“Siamo orgogliosi di essere ancora una volta a fianco delle associazioni giovanili del territorio toscano per promuoverne il protagonismo e la cittadinanza attiva – ha detto Alessandro Bechini, responsabile dei Programmi in Italia di Oxfam -. L’iniziativa presentata stamani e promossa assieme al Consiglio regionale della Toscana ha un forte valore di innovazione sociale e rappresenta un’occasione per tanti giovani di potersi esprimere attraverso la musica e il linguaggio cinematografico su valori di inclusione, cittadinanza e partecipazione. Sarà anche un’opportunità importante per valorizzare e animare le nostre ‘periferie’ creando nuove opportunità di crescita e aggregazione per i nostri ragazzi”.
Si parte dunque a Siena dal 25 al 27 novembre; a Grosseto dal 2 al 4 dicembre e ad Arezzo dal 9 all’11 dicembre.
Al termine dei laboratori nelle tre città è previsto un evento finale di performance live con tutti i partecipanti che si terrà il 10 dicembre ad Arezzo.
Al centro del progetto un cambio di paradigma che ha spiegato Silvia Ciarpaglini, consulente welfare giovanile Oxfam. “Troppo spesso nel relazionarci ai giovani mettiamo in atto dinamiche verticali o frontali, un po’ paternaliste – ha sottolineato – invece grazie a un lavoro durato anni, abbiamo capito che i progetti per i giovani devono essere gestiti da loro stessi. In questo progetto si parla anche di rigenerazione urbana perché abbiamo fatto in modo che avessero degli spazi da gestire. In questo caso la troupe e il set diventano strumenti per creare aggregazione e creare un punto di vista nuovo sullo spazio da riqualificare”.
I laboratori propongono un modello che, ha sottolineato Tommaso Caperdoni, presidente dell’associazione giovanile di Farrago “negli anni si è sviluppato ad Arezzo e in cui sono i giovani che pensano e realizzano i progetti per loro. In questo modo il coinvolgimento è garantito”.
“I ragazzi – ha spiegato – parteciperanno a tre giorni di formazione e di azione creativa e lavoreranno a un video musicale che verrà girato durante la terza giornata. Sarà un set in cui sviluppare soft e hard skills nell’ambito della comunicazione e della cinematografia. Intorno a questa esperienza professionale si creerà un tessuto professionalizzante e di comunità educante, che speriamo sia un seme per sviluppare una serie di attività imprenditoriali nell’ambito giovanile. Ad Arezzo l’associazionismo è una specie di avviamento all’imprenditorialità giovanile: Farrago e Arezzo che spacca ne sono due esempi”.
Del “modello aretino” ha parlato anche l’assessore alle politiche giovanili del Comune di Arezzo, Federico Capecchi. “Le esperienze di coprogettazione tra l’amministrazione comunale e le associazioni hanno portato a progetti di grande successo – ha raccontato – come ‘Oltrecamera’, una serie tv fatta dai giovani aretini per i giovani. Ringraziamo Oxfam, Farrago e Arezzo che spacca, e il Consiglio regionale che ha unito le amministrazioni in un progetto innovativo che mi auguro sia il primo di una lunga serie”.