Si inizia con un’analisi dell’astensionismo e dell’affluenza al voto, mai così bassa in Italia (il 63,8 per cento, il 9,1 n meno rispetto a quattro anni prima) ma ai minimi storici anche in Toscana (il 69,7 per cento, meno 7,1 dalle precedenti consultazioni: un calo di 14 punti dal 2008). Alle province dove l’affluenza è storicamente minore – Lucca, Massa-Carrara e Grosseto – si è aggiunta ora Livorno. L’esame prosegue con gli esiti del voto: nei singoli comuni il primato del partito più votato è di fatto un gioco a due (Fratelli d’Italia e Pd).
Il fascicolo propone inoltre un confronto, per le maggiori forze politiche, tra il 2018 e il 2022 e presenta una disaggregazione dei dati, distinguendo – per ciascun collegio uninominale della Camera e del Senato – il voto alle liste e i voti espressi esclusivamente ai candidati.
Infine, il fascicolo presenta un’analisi di lungo periodo, che parte dalle elezioni politiche del 2006, analizzando l’andamento dei diversi schieramenti politici. Se il centrodestra nel suo complesso mantiene costante, con alcune oscillazioni, la sua forza elettorale dalle elezioni del 2006 ad oggi, il centrosinistra e la sinistra perdono voti, anche a seguito dell’arrivo sulla scena, dal 2013, del Movimento Cinque Stelle e – quest’anno – di Azione/Italia Viva.