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di Giorgio Mancini
MONTECATINI VALDICECINA. L’antica e importante miniera di rame di Montecatini Val di Cecina è stata protagonista nel convegno che si è svolto a Firenze. La Regione Toscana, in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica, ha organizzato una due giorni alla biblioteca delle Oblate, dal titolo “Minatori e miniere, una memoria europea”. All’appuntamento, dove hanno partecipato docenti, studiosi e esperti da tutta Italia, è stato invitato anche un rappresentante per il Museo delle miniere di Montecatini. Per l’amministrazione comunale di Sandro Cerri è stato motivo di grande soddisfazione, dal momento che le amministrazioni comunali che si sono succedute negli ultimi anni, hanno molto creduto e investito nel recupero della miniera e del museo, per valorizzare il territorio turisticamente. Ed ora, proprio questa esperienza museale è stata scelta da divulgare come esempio. Al convegno, per il Comune, ha partecipato, con un apprezzatissimo intervento, Chiara Baldanzi che, con la sua cooperativa, cura il Museo e le visite guidate in miniera, sviscerando tutti i problemi relativi alla musealizzazione del patrimonio minerario e delle stesse aree dismesse. Nei due giorni convegnistici si è cercato di evidenziare tutti i possibili aspetti museali di queste antiche attività, mettendo in contatto tra loro le esperienze attuali italiane, e non solo. E ora, Montecatini Val di Cecina può, a pieno titolo, raccontare una storia autentica di cosa fu il mondo della miniera per secoli nella cultura europea, costituendo, come è stato detto, un humus comune e un’esperienza umana, che oggi si può trasformare in un importante valore aggiunto per il turismo del territorio della Val di Cecina.
MONTECATINI VALDICECINA. L’antica e importante miniera di rame di Montecatini Val di Cecina è stata protagonista nel convegno che si è svolto a Firenze. La Regione Toscana, in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica, ha organizzato una due giorni alla biblioteca delle Oblate, dal titolo “Minatori e miniere, una memoria europea”. All’appuntamento, dove hanno partecipato docenti, studiosi e esperti da tutta Italia, è stato invitato anche un rappresentante per il Museo delle miniere di Montecatini. Per l’amministrazione comunale di Sandro Cerri è stato motivo di grande soddisfazione, dal momento che le amministrazioni comunali che si sono succedute negli ultimi anni, hanno molto creduto e investito nel recupero della miniera e del museo, per valorizzare il territorio turisticamente. Ed ora, proprio questa esperienza museale è stata scelta da divulgare come esempio. Al convegno, per il Comune, ha partecipato, con un apprezzatissimo intervento, Chiara Baldanzi che, con la sua cooperativa, cura il Museo e le visite guidate in miniera, sviscerando tutti i problemi relativi alla musealizzazione del patrimonio minerario e delle stesse aree dismesse. Nei due giorni convegnistici si è cercato di evidenziare tutti i possibili aspetti museali di queste antiche attività, mettendo in contatto tra loro le esperienze attuali italiane, e non solo. E ora, Montecatini Val di Cecina può, a pieno titolo, raccontare una storia autentica di cosa fu il mondo della miniera per secoli nella cultura europea, costituendo, come è stato detto, un humus comune e un’esperienza umana, che oggi si può trasformare in un importante valore aggiunto per il turismo del territorio della Val di Cecina.