Dal 18 febbraio al 18 marzo a Fiesole la mostra di Sergio Scatizzi e Mauro Capitani
FIESOLE. (e. c.) “Un intrigante confronto, in nome della materia e del colore, fra quello che è stato uno dei maggiori pittori della scena artistica italiana del secondo Novecento, Scatizzi, e uno dei più ispirati artefici in ambito contemporaneo, Capitani. Uno spazio per due maestri. “Tra gli idilli della materia e del colore” è il titolo dell’esposizione che raccoglie alcuni lavori assai significativi di Sergio Scatizzi e Mauro Capitani”. Questo il comunicato con cui il Comune di Fiesole annuncia l’apertura di oggi pomeriggio (ore 17) di questa mostra, sorta di originale gioco di “doppio” di due maestri della pittura ospitata nella Sala del Basolato del Palazzo Comunale (piazza Mino). La mostra proseguirà fino al 18 marzo (Orario: da mercoledì a venerdì 15-18, sabato e domenica 10-18. Biglietto gratuito). “Venti opere di ognuno, rigorosamente scelte – prosegue il comunicato – tra inediti, ritrovamenti recenti e qualche capolavoro, capaci di auspicate il ritorno alle meraviglie della natura. Scatizzi e Capitani si distinguono per l’irruenza del segno e soprattutto del colore, che diviene sempre più spesso elemento dominante delle loro opere. È la campagna toscana protagonista di molte opere, così come i dintorni di Firenze, Arezzo e Siena.
“Il paesaggio del Valdarno inferiore, perpetuato da Masaccio, Piero della Francesca e Leonardo in taluni celeberrimi motivi, rappresenta una delle più emblematiche convergenze della florida ispirazione di Capitani e Scatizzi – spiega Giovanni Faccenda, curatore della mostra – Il primo, nato e cresciuto in queste terre, è solito descriverne il silenzioso incanto in un disegnato cromatico denso di asprigne gradazioni. Stupiscono, in particolare, i gialli e i verdi. Nelle opere di Scatizzi, invece, è piuttosto la limpida insistenza della luce”.
Hanno collaborato col Comune di Fiesole la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, Provincia di Arezzo, Comune di Arezzo, Comune di S.Giovanni Valdarno, Fondazioni Primo Conti e Limoni e Livi.
“Il paesaggio del Valdarno inferiore, perpetuato da Masaccio, Piero della Francesca e Leonardo in taluni celeberrimi motivi, rappresenta una delle più emblematiche convergenze della florida ispirazione di Capitani e Scatizzi – spiega Giovanni Faccenda, curatore della mostra – Il primo, nato e cresciuto in queste terre, è solito descriverne il silenzioso incanto in un disegnato cromatico denso di asprigne gradazioni. Stupiscono, in particolare, i gialli e i verdi. Nelle opere di Scatizzi, invece, è piuttosto la limpida insistenza della luce”.
Hanno collaborato col Comune di Fiesole la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, Provincia di Arezzo, Comune di Arezzo, Comune di S.Giovanni Valdarno, Fondazioni Primo Conti e Limoni e Livi.