Firmato l'accordo tra il Governo e la Cei. Previsto il rispetto di tutte le normative sanitarie
SIENA. Firmato questa mattina (7 maggio) il protocollo che permetterà la ripresa delle celebrazioni con il popolo. L’atto è stato firmato dal presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti, dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese ed entrerà in vigore da lunedì 18 maggio 2020.
Nel rispetto della normativa sanitaria disposta per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da SARS-CoV-2, il Protocollo indica alcune misure da ottemperare con cura, concernenti l’accesso ai luoghi di culto in occasione di celebrazioni liturgiche; l’igienizzazione dei luoghi e degli oggetti; le attenzioni da osservare nelle celebrazioni liturgiche e nei sacramenti; la comunicazione da predisporre per i fedeli, nonché alcuni suggerimenti generali.
“Il testo giunge a conclusione di un percorso – sottolinea la Cei – che ha visto la collaborazione tra la Conferenza Episcopale Italiana, il presidente del Consiglio, il ministro dell’Interno e il Comitato Tecnico-Scientifico. Nel predisporre il testo si è puntato a tenere unite le esigenze di tutela della salute pubblica con indicazioni accessibili e fruibili da ogni comunità ecclesiale”.
Giuseppe Conte ha affermato: “Le misure di sicurezza previste nel testo esprimono i contenuti e le modalità più idonee per assicurare che la ripresa delle celebrazioni liturgiche con il popolo avvenga nella maniera più sicura. Ringrazio la Cei per il sostegno morale e materiale che sta dando all’intera collettività nazionale in questo momento difficile per il Paese”.
“Ciascuno ha fatto la sua parte con responsabilità”, ha evidenziato il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, ribadendo “l’impegno della Chiesa a contribuire al superamento della crisi in atto”.
“Fin dall’inizio abbiamo lavorato per giungere a questo Protocollo: il lavoro fatto insieme ha dato un ottimo risultato. Analogo impegno abbiamo assunto anche con le altre Confessioni religiose”, he commentato il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.