È l’imprenditore che per primo è riuscito ad azzerare le bollette
TORINO. Cristiano Bilucaglia è uno di quei pochi, illuminati uomini e imprenditori su cui il nostro Paese può contare. Per ricominciare. Per ripartire, per sognare. A dire il vero, lui, un sogno (e ben più d’uno!) l’ha già realizzato: azzerare le bollette. Canone Rai e accise incluse. Tutto vero, tutto possibile, già dal 2015. Ingegnere biomedico e informatico lungimirante e operoso (piemontese di Domodossola, ma naturalizzato torinese), con la sua Multiutilies Company ‘uBroker Srl’ ha creato ‘ZERO’, il primo social utility network della storia, con il quale è riuscito letteralmente a portare a zero l’importo della bolletta di luce e gas.
Un meccanismo virtuoso e altrettanto rivoluzionario, che ha prodotto in poco più di 1000 giorni numeri più che impressionanti. Da record e capogiro: ‘ZERO’ ha infatti distribuito, a oltre 20.000 clienti sparsi sull’intero territorio italiano, sconti di varie tipologie pari a euro 1.866.448,21 per l’energia elettrica ed euro 920.073,99 per il gas: dunque, in totale circa 2 milioni e 800 mila euro fatti risparmiare agli italiani per i consumi giornalieri delle utilities domestiche.
E il fatturato dell’incredibile start-up milionaria di Bilucaglia (in foto con Don Cristian Besso, Rettore della Basilica torinese di Maria Ausiliatrice) cresce al ritmo del 300% annuo, per un valore aggregato complessivo che si attesta intorno ai 25 milioni di euro nel primo triennio, dando giornalmente lavoro a oltre 40 dipendenti e centinaia di collaboratori, consulenti e professionisti sparsi sul territorio nazionale.
Ma Cristiano Bilucaglia ama far del bene.
Un pedigree professionale di tutto rispetto lo accompagna in questo suo intento solidale sano e innato: già eletto ‘Imprenditore dell’Anno nel 2015’, pluristimato dalle principali associazioni italiane di consumatori, è stato anche Relatore alla Camera dei Deputati sul fondamentale tema economico del barter (il baratto fra imprese o fra privati, o fra entrambi i soggetti, di cui è stato precursore e pioniere assoluto nel nostro Paese) e della cosiddetta sharing economy , l’economia della condivisione e dello scambio.
Nel 2009, in piena recessione, Bilucaglia ha tenuto a battesimo l’EuroCredito, a oggi la prima moneta complementare italiana, e tuttora la più ampiamente diffusa, grazie alla quale ha salvato oltre 3.000 PMI italiane dalla crisi, preservando l’occupazione e creandone persino di nuova.
Negli anni ha dispensato molteplici opere buone sul territorio italiano. Uomo di fede attento ai valori morali, civili e culturali del Paese, spiega sempre con umiltà ed entusiasmo sinceri che “la mia politica di imprenditore e cittadino si basa sul principio della redistribuzione sociale della ricchezza. Favorire la circolazione degli utili ai consumatori che ci scelgono quotidianamente, ma anche attuare e sostenere concrete iniziative benefiche a favore della collettività è quello che meglio sanno fare le mie aziende. Ciò che più mi sta a cuore ”.
Una mission che ha permesso a Cristiano Bilucaglia di produrre pasti quotidiani per la ‘Mensa dei Poveri’ del sacerdote torinese Don Adriano Gennari, di finanziare la kermesse estiva piemontese ‘Zero Festival Beer ’ (raccogliendo anche fondi per il ‘Museo Storico Granata’) e di donare, assieme al giornalista Maurizio Scandurra, il candelabro liturgico artistico per i 150 anni dalla Fondazione della Basilica di Maria Ausiliatrice in Torino, voluta da San Giovanni Bosco, realizzato dall’affermato scultore Ettore Marinelli e commissionato alla ‘Pontificia Fonderia di Campane Marinelli’ di Agnone (Isernia), in Molise, dall’anno 1000 a oggi la più antica fabbrica mondiale di sacri bronzi, dichiarata dall’UNESCO ‘Sito Patrimonio dell’Umanità’.
Bilucaglia, negli anni ha finanziato un tour gratuito del cantautore Andrea Mingardi nei Comuni italiani in crisi e colpiti dai recenti sismi, nonché fatto produrre e regalato uova pasquali ai giovani degli Oratori Salesiani torinesi. Ha finanziato per intero il monumento nazionale al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, all’ingresso della Certosa di Collegno, commissionato al giovane artista piemontese Francesco Marinaro: realizzando così per tempo, nel 2013, il sogno di quest’ultimo di battezzare la prima opera pubblica entro il 24° anno di età.
Sono i grandi uomini che impreziosiscono il presente. Cristiano Bilucaglia, cristiano di nome e di fatto. Fede e opere buone in questo caso coincidono virtuosamente con garbo ed equilibrio.