
ROMA. Pur se il mercato delle banconote false è in netta diminuzione (nel 2016, per esempio, è stato ritirato dalla circolazione il 21% di denaro falsificato in meno rispetto all’anno precedente), in Italia i tagli da 20€ e da 50 € continuano purtroppo a subire sofisticazioni. In ogni caso, il piano della Banca d’Italia per prevenire le falsificazioni si avvale dell’innovazione tecnologica nonché di elementi di sicurezza sempre più efficaci.
Per esempio, la banconota da 50€ entrata in circolazione il 4 aprile dello scorso anno, contiene una novità, a garanzia di sicurezza, cioè la finestra con ritratto integrato nell’ologramma. Infatti, guardando in controluce, rivela la sagoma della figura mitologica, Europa, su entrambi i lati.
In generale, i biglietti bancari, come abbiamo detto, sono caratterizzate da diversi elementi di sicurezza, tanto che per riconoscere la loro genuinità basterebbe attenersi a quattro regole:
Toccare: la stampa calcografica è presente in diverse aree delle banconote reali, ed è percepibile al tatto grazie al suo caratteristico effetto di rilievo.
Guardare: tenendo il biglietto in controluce, dobbiamo poter vedere la filigrana, il registro recto-verso ed il filo di sicurezza microscritto.
Muovere: per tagli piccoli, sul “recto” (fronte) è presente una striscia olografica e muovendola è possibile notare in alternanza, in colori brillanti, il simbolo dell’euro (€) e il valore nominale (5, 10, 20). Sul “verso” (retro), c’è una striscia iridescente, che brilla alla luce quando si muove il biglietto. Nei tagli grandi, invece, sul fronte notiamo una placchetta olografica e, col movimento, si può notare la cifra che indica il valore, 50, 100, ecc…alternata al motivo architettonico e al simbolo dell’euro (€). Sul retro, viene usato un inchiostro particolare, otticamente variabile (Optically variable ink) per le cifre indicanti il valore nominale.
Controllare: tramite una lente d’ingrandimento, ad un accurato controllo, si notano sottili iscrizioni (microcaratteri), sia sul fronte sia sul retro, che, in una banconota genuina, devono risultare nitidi. Inoltre, verificabili alla luce ultravioletta (lampada di Wood), è possibile controllare l’assenza di fluorescenza e la presenza delle fibrille luminescenti, cioè pagliuzze colorate inserite casualmente nell’impasto della carta, con colorazioni rossa, blu e verde, e particolari reazioni degli inchiostri usati per riprodurre elementi grafici.
Per avere comunque certezza piena, l’ideale è affidarsi alle macchinette verificatrici, testate presso la Banca Centrale Europea. Questi dispositivi elettronici, dall’utilizzo semplice ed infallibile, funzionano introducendo il biglietto nel rilevatore che, grazie a sofisticati e modernissimi software, in una frazione di secondo effettua molteplici controlli sulla banconota e avvisa quando è falsa, di solito con un bip sonoro.
Le caratteristiche di questi apparecchi per il controllo di banconote variano in base alla tecnologia: mediante una luce bianca vengono visualizzate le correzioni tipiche dei biglietti contraffatti, quello a raggi ultravioletti consente di scoprirne i segni attraverso lo spettro UV, e grazie al rilevatore a infrarossi è possibile distinguere a colpo d’occhio un falso, così come tramite la spettrografia, che si basa su un ampio spettro di radiazioni elettromagnetiche.
I più moderni dispositivi utilizzano queste tecnologie combinandole tra loro, per verificare anche le esatte dimensioni delle banconote, fornendo un riscontro in tempo reale della loro autenticità. E’ possibile anche trovare in commercio apparecchi portatili, di dimensioni contenute e alimentati da batterie standard o al litio. Sono utili per chi svolge un’attività all’aperto o non ha a disposizione un luogo di lavoro che eroghi energia elettrica.