Adusbef e Federconsumatori presentano un decalogo
ROMA. Adusbef e Federconsumatori ritengono utile la campagna Antitrust/Ue di informazione, che consente ai consumatori di conoscere preventivamente i loro diritti, per evitare truffe, abusi e danni nei settori sensibili in materia di garanzie negli acquisti, commercio elettronico, contratti a distanza, diritto di recesso, acquisti fuori dai locali commerciali. Il decreto legislativo n.21 del 21 febbraio 2014 che recepisce la nuova normativa europea in materia di tutela dei consumatori, in vigore dal 13 giugno 2014, offre con l’aggiornamento del Codice del consumo, tutele aggiuntive su utilizzo carte di credito, acquisti on-line, contratti a distanza.
La normativa che si applica alle transazioni commerciali tradizionali stipulate nei negozi, tramite internet o telefono (con esclusione dei contratti a distanza di valore inferiore ai 50 euro, i contratti di credito al consumo, quelli a distanza di servizi finanziari, la multiproprietà, i contratti stipulati con l’intervento di un pubblico ufficiale, i contratti turistici), offre maggiori garanzie per gli acquisti on line con l’obbiettivo di spingere sull’e-commerce come opportunità sia per i consumatori che per il rilancio dell’economia.
Consumatori più informati: tempi stretti per le consegne; nessun costo aggiuntivo per l’utilizzo dei mezzi di pagamento; rischi a carico del venditore per eventuali danni; tariffe base per i numeri telefonici dedicati; nessun format precompilati per i servizi aggiuntivi; maggiore protezione nell’acquisto di contenuti digitali.
Carte di Credito: maggiori garanzie per l’uso delle carte di credito, che vietano ai venditori costose commissioni aggiuntive o altre spese, in caso di acquisti con carte di credito. Sarà infatti l’istituto di emissione della carta di pagamento a dover riaccreditare al consumatore i pagamenti non dovuti in caso di addebito superiore rispetto al prezzo pattuito, come pure in caso di uso fraudolento da parte del venditore, o di un terzo, della stessa carta.
Diritto di recesso: raddoppiano i termini, da 7 a 14 giorni, per poter esercitare il diritto di recesso. In caso di contratti di servizio, abbonamenti telefonici, pay tv, gas, luce ma anche contratti di assicurazione, acquisti di pacchetti vacanze e quant’altro, si potrà verificare con tutta calma cosa prevede il testo. E se si scoprono clausole poco convincenti sulla convenienza più pubblicizzata che effettiva, si può cambiare idea senza alcuna penalità.
Nuovi contratti e moduli standard: i nuovi contratti dovranno riportare con esattezza tempi e modi per esercitare il diritto di recesso, e se poi le indicazioni in merito alla possibilità di cambiare idea non sono chiare o precise, se mancano gli indirizzi di riferimento o altri dettagli, c’è addirittura un anno di tempo per abbandonare il contratto senza alcuna penalità. Per esercitare il diritto di recesso è previsto un modulo standard che dovrà essere messo a disposizione insieme ai contratti.
Contratti ‘a distanza’: per i contratti stipulati ‘a distanza’ divieto di costi nascosti e ‘trappole’ su Internet; contratti telefonici validi solo dopo la firma del contraente; prezzi trasparenti e comprensivi di tutte le voci; 14 giorni per ripensarci; rimborsi più veloci in caso di recesso; modello standard per il recesso; informazioni chiare sui costi della restituzione della merce.
Obbligo di firma: la firma del consumatore sul modello cartaceo, o tramite e-mail, per conferma dell’attivazione del contratto, elimina condotte fraudolente di spese addebitate per contratti stipulati solo “a voce” con gli addetti ai call center, con il consenso spesso estorto al telefono per cambiare gestore o per offerte di servizi aggiuntivi a pagamento.
Costi trasparenti – Altri obblighi riguardano la trasparenza dei costi. Nel caso di un contratto a tempo indeterminato o di un contratto che comprende un abbonamento, il prezzo totale dovrà includere i costi globali per tutto il periodo di fatturazione. In caso di addebito di una tariffa fissa, il prezzo totale deve equivalere ai costi mensili.
Restituzione merce: Devono essere chiarite in maniera esplicita tutte le voci che resteranno a carico tra le quali, quelle dell’eventuale restituzione della merce, che in tutti i casi non è più possibile, per la restituzione l’uso del servizio postale, ma il ritiro a domicilio del venditore. Obbligatorie le informazioni per i reclami.