Anche in un'operazione di routine le distrazioni possono diventare rischiose
SIENA. La spesa al supermercato è un’azione che compiamo quotidianamente, al punto da essere diventata oramai una consuetudine che spesso affrontiamo mettendo il pilota automatico. Eppure, le distrazioni possono diventare rischiose anche in quella che apparentemente potrebbe sembrare un’operazione priva di difficoltà. Dall’emissione degli scontrini fino alle dimenticanze relative alle carte fedeltà, passando anche per una frettolosa lettura delle etichette, la spesa è un’attività che nasconde molte insidie. Vediamo dunque come comportarsi durante la spesa, grazie a dei consigli che possono rivelarsi preziosi per i consumatori.
Spesa e privacy: attenzione agli scontrini
Gli scontrini sono oramai visti alla stregua di foglietti svolazzanti e fastidiosi, da buttare alla prima occasione utile, o da lasciare dentro al sacchetto a mo’ di anticipo sulla spazzatura. Eppure, questi foglietti sono una preziosissima fonte di informazioni, dato che contengono al loro interno numerosi dati personali. Per questo motivo, il primo consiglio è di fare grande attenzione quando li buttate, perché a partire dai loro dati qualcuno potrebbe riuscire addirittura a clonarvi le carte di credito, o a risalire alla vostra identità. Per evitare truffe di qualsiasi genere, dunque, noi consigliamo di conservarli o di stracciarli.
Non dimenticate le vostre carte fedeltà
Le carte fedeltà rappresentano uno strumento utilissimo per chi fa la spesa, perché assicurano enormi vantaggi in fase di sconti, di promozioni e di accumulo punti per i premi. Per fare un esempio l’essere socio Coop assicura l’adesione ad un programma fedeltà davvero conveniente, che vi consente di risparmiare sulla spesa, insieme a tanti altri vantaggi che derivano dalla partecipazione alla vita della Cooperativa. Se fate parte di questo o di altri programmi fedeltà portate sempre la card con voi ed evitate di dimenticarla a casa, magari salvandola sul vostro smartphone, così da sfruttarne sempre i vantaggi. Questo lo specifichiamo perché a volte capita che i commessi, sia per garantirvi comunque la merce scontata sia per accumulare i vostri punti, passano nel lettore la propria carta: pur essendo una pratica chiaramente scorretta, si tratta di una condotta che purtroppo non è soggetta a dei provvedimenti disciplinari.
Etichette alimentari: come leggerle?
Fare la spesa in modo intelligente significa anche essere bravi a riconoscere la qualità di un prodotto e la sua composizione attraverso la sua etichetta. Ma come si leggono le etichette alimentari? Ad esempio, nel caso delle bottiglie di conserve è possibile risalire al periodo di raccolta del prodotto (ad esempio i pomodori) partendo dalla cifra illustrata sul tappo. Inoltre, quando incontrate le sigle di denominazione come DOP e IGP, assicuratevi che siano accompagnate anche dalle indispensabili informazioni territoriali. Infine, la tabella nutrizionale: qui troverete informazioni importantissime come il conteggio delle calorie, la presenza di eventuali ingredienti potenzialmente dannosi o allergenici (come l’olio di palma o il glutine) e ovviamente la data di scadenza.
Nel caso in cui abbiate intenzione di acquistare prodotti come il latte e derivati come il formaggio, il burro, lo yogurt e altri latticini, assicuratevi sempre che l’etichetta riporti il Paese di mungitura, di confezionamento e di lavorazione delle materie prime: non si tratta di un optional, ma di un’informazione la cui specifica viene stabilita da una legge che entrerà in vigore da aprile 2017, dunque presto obbligatoria.