Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti attacca: «Se raschiando i bilanci saltano fuori solo questi ‘pochimila’ euro preoccupiamoci»
FIRENZE. «Con 500mila euro la Regione Toscana risponde alla miseria con una miseria. E se raschiando i pertugi di bilancio regionale per “contenere gli effetti sociali dell’emergenza Covid-19” saltano fuori solo questi ‘pochimila’ euro preoccupiamoci. Ho paura»: parte all’attacco il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti alla notizia delle due delibere con cui la giunta toscana ha annunciato di aver destinato 500mila euro a progetti per contenere gli effetti sociali dell’emergenza Covid-19.
«In particolare leggo che si tratta di due linee distinte, una per 350mila euro al prestito sociale, l’altra per 150mila euro indirizzati al Banco Alimentare onlus per l’acquisto e la distribuzione di generi alimentari di prima necessità da far arrivare alle famiglie toscane indebolite dall’emergenza coronavirus. E’ poco – bacchetta Marchetti – ed è tardi. E sarà ancora più tardi poiché i soldi destinati al Banco, ovvero alla povertà alimentare che rappresenta un bisogno immediato, sono legati alla presentazione da parte di questa storica onlus di un progetto operativo dettagliato su come li userà. La sinistra di governo regionale riesce a burocratizzare anche gli spiccioli, mentre i toscani affondano nel mare del bisogno».
«Oltretutto arriva tardi – riprende Marchetti – ovvero mentre le attività e il lavoro stanno ripartendo. Finora, quando la fame mordeva, dov’era la giunta? Io me lo ricordo bene dov’era: nella classifica stilata dal Sole24Ore su dati Cnr era in ultima posizione tra tutte le Regioni d’Italia per aiuti stanziati a famiglie e imprese nell’emergenza coronavirus con 2,9 euro pro capite di fondi straordinari alle famiglie. Caffè e cornetto. E per le imprese nulla, zero. Ecco dov’è stata finora la Regione Toscana. E lì temo resterà, visto che col roboante annuncio di oggi aggiunge in realtà al nulla di ieri il poco di oggi. Io ho chiesto più e più volte di raschiare i bilanci per trovare ogni risorsa disponibile nelle pieghe della contabilità e prendo atto che il mio invito è stato accolto. Se però il risultato in un contesto emergenziale come quello attuale sono 500mila euro significa che siamo sull’orlo del crac. E allora ditelo».