TORINO. L’olio di CBD è un prodotto che, negli ultimi anni, è diventato popolarissimo. Soprattutto dopo lo scoppio dell’emergenza sanitaria e il lockdown, cigni neri che hanno portato tantissime persone a interfacciarsi con un livello di stress mai visto prima, le sue vendite sono schizzate alle stelle. Se sei qui, molto probabilmente stai pensando di provarlo. Quali sono i consigli da seguire per chi, come te, parte da zero? Scopriamone alcuni nelle prossime righe di questo articolo.
Punta sulla qualità
Il primo e più importante suggerimento per iniziare nel modo migliore il proprio percorso nel mondo dell’olio di CBD consiste nel puntare sul massimo della qualità. L’optimum in questi casi prevede il fatto di focalizzarsi verso prodotti aventi come materia prima cannabis italiana, la cui filiera è di riflesso controllata in ogni suo step. Giusto per fare un esempio, ricordiamo l’olio Weedzard, una delle realtà più famose in Italia per quanto riguarda la vendita di cannabis light.
Scegli bene il grado di purezza
L’olio di CBD non è caratterizzato dalla presenza di cannabidiolo puro. Il rischio, in caso contrario, sarebbe quello di un’oggettiva difficoltà da parte dell’organismo nell’assimilazione del suddetto fitocannabinoide. Ci sono diversi gradi di purezza del prodotto. Chi parte da zero, dovrebbe focalizzarsi su quello più basso, ossia il 5%. Man mano che si prende confidenza con il cannabidiolo, si valutano poi le reazioni del corpo e si considera, eventualmente, un aumento (lo step successivo è l’olio di CBD con una purezza pari al 10%).
Informati sugli oli vettori
Il principio attivo dell’olio di CBD è diluito in un olio vettore. Quest’ultimo, può essere di diversi tipi. Tra le soluzioni più adottate troviamo l’olio d’oliva, ma anche quello di avocado, l’olio di canapa e quello di semi di cumino nero. Se si parte da zero, la cosa giusta da fare è valutare il motivo per cui si assume il prodotto.
Se, per esempio, l’obiettivo è quello di dare un boost al benessere, la cosa migliore da fare è orientarsi verso il vettore a base di olio d’oliva. Questo alimento, notoriamente caratterizzato dalla presenza di numerose sostanze benefiche antiossidanti e antinfiammatorie, è a dir poco prezioso per la salute ed è in grado di rappresentare una vera e propria coccola se unito alle proprietà del CBD.
Ricorda che il CBD non è un prodotto medico
Fa bene alla salute, su questo non ci piove (lo dice la scienza). Il CBD, però, non è un prodotto medico. Nei casi in cui, per esempio, dovessi trovarti ad affrontare una situazione di ansia a livelli alti, non focalizzarti esclusivamente su questo rimedio naturale. In questi frangenti, la cosa migliore da fare è rivolgersi a uno psicologo o a uno psicoterapeuta, in quanto potrebbe esserci alla base un rischio di depressione.
Non aver paura di fare domande
Nel momento in cui ci si approccia da zero all’utilizzo dell’olio di CBD, è molto importante non aver paura di fare domande. Non importa che dall’altra parte ci sia il commesso di un negozio o il responsabile del customer care di un e-commerce. Quello che conta è mettere in campo tutti i dubbi che si hanno sul prodotto.
Evita di assumerlo prima di metterti alla guida
Anche se in percentuale minima – la Legge 242/2016 consente una soglia di tolleranza fino allo 0,6 – l’olio di CBD contiene THC. La quantità è a dir poco esigua e non provoca sballo. Attenzione, però: è abbastanza per i super sensibili strumenti che le Forze dell’Ordine utilizzano per controllare l’assunzione di sostanze stupefacenti da parte degli automobilisti. Le conseguenze in caso di positività sono poco piacevoli sia per i punti della patente, sia per la fedina penale. Meglio evitare, non pensi?