Definizione del quadro generale sulle opportunità dei processi aggregativi
FIRENZE. Entro la fine del 2016 i Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti (3.000 nelle zone montane) dovranno gestire in forma associata le 11 funzioni fondamentali. Quanti sono e quanto valgono i “piccoli Comuni” in Toscana? Quali sono i vantaggi con le aggregazioni comunali per i cittadini e le imprese? Per rispondere a queste domande CNA Toscana ha realizzato la ricerca “Fusione di Comuni: le prospettive per la Toscana” con l’obiettivo di fornire un quadro generale sulle opportunità dei processi aggregativi tra Comuni nella nostra regione: più efficienza e, grazie a minori spese e agli incentivi nazionali e regionali, diminuzione della tassazione comunale e crescita degli investimenti per lo sviluppo.
Lunedì 4 luglio, alle ore 10, presso la sede CNA Toscana (via L. Alamanni 23, Firenze – sala riunioni piano VII), il presidente CNA Toscana Valter Tamburini e il direttore Saverio Paolieri presentano la ricerca “Fusione di Comuni: le prospettive per la Toscana”. Intervengono: il presidente ANCI Toscana Matteo Biffoni e l’assessore regionale Vittorio Bugli. Sarà presente Andrea Favaretto del Centro Studi Sintesi, estensore della ricerca.