Carbonizzati i due occupanti dell'ultraleggero
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CASCINA – Un’altra tragedia dell’aria. In un campo di Latignano, frazione del Comune di Cascina, vicino allo Scolmatore, mentre il tramonto non aveva ancora cominciato a incupire il cielo, un aereo ultraleggero si è schiantato al suolo prendendo fuoco e i due occupanti sono morti carbonizzati. Si chiamavano Bruno Aramini di 58 anni di Fornacette, frazione di Calcinaia, nativo di Calci, colonnello dell’esercito in pensione, e Roberto Ragaglia di 59 anni, ingegnere aeronautico cascinese, padre, tra l’altro, di Lorenzo, un consigliere comunale di Cascina. Ai primi soccorritori giunti sul posto, Vigili del Fuoco e 118, si è presentata una scena agghiacciante, inizialmente i corpi carbonizzati erano sembrati di un uomo e una donna. Poi, invece, dopo che le fiamme erano state definitivamente spente e, dopo le prime e più accurate indagini, il pietoso accertamento dell’identificazione ha portato a riconoscere che i due corpi appartenevano a due soggetti di sesso maschile. Subito il triste compito di darne comunicazione alle famiglie. La tragica notizia, nella zona della piana pisana, si è divulgata a macchia d’olio. Anche il sindaco di Cascina Alessio Antonelli, sconcertato e incredulo, si è recato subito sul posto.
Ora agli inquirenti spetterà di stabilire la dinamica e la causa dell’incidente. Le salme sono state trasferite all’Istituto di medicina legale di Pisa a disposizione della Procura.
Il velivolo è finito al suolo a poche centinaia di metri da una casa colonica. Alcuni testimoni hanno raccontato di aver sentito il motore di un aereo che avrebbe sorvolato la zona più volte, forse in cerca di effettuare un atterraggio di fortuna poi, improvvisamente, il motore si sarebbe spento e poco dopo lo schianto, subito si è sviluppato l’incendio.