E dopo i gesti apotropaici, buttiamola in ridere
di Gismo di Erasmo
CALCI (Pisa). Il paese della Valgraziosa, noto per quella storica lapide, vera o falsa che sia, che troneggiava sotto al monumento commemorativo della prima guerra, con scolpite le parole “Calci ai Caduti”, è riuscito a passare all’ironia della storia. Un ufficiale inglese, nella seconda guerra mondiale, raccontò di averla vista.
Ora, appena iniziato il secondo decennio del ventunesimo secolo, un biglietto di auguri, apparso anche su internet, e scomparso con il restyling provvidenziale del sito istituzionale del Comune, ha creato un altro divertente caso. Le battute caustiche accompagnate dai gesti, poco, poco scongiuranti, e fatti col sarcasmo tutto toscano, in paese e non solo, non si sono fatti attendere. La giunta comunale, facendo gli auguri per le festività, aveva scritto, tra l’altro, testualmente: “L’anno che verrà sarà più difficile”. E questi auguri non sono piaciuti molto a chi li ha ricevuti o a chi li ha letti, perché ritenuti un po’ nefasti e un po’ iettatori. Una gaffe? mah! Intanto qualcuno, a scanso di equivoci, ha appeso sul computer dove erano apparsi quel tipo di auguri una cresta di agli. Se essere superstiziosi è sciocco, credere a quel che dicono certi politici lo è ancora di più. Ma non si sa mai, deve aver pensato il calcesano, meglio evitare streghe e jatture. E il commento dell’autore della foto inviata è forse irriverente, ma puntuale: “Cosa bisognava aspettarsi da un sindaco e tre assessori, tutti pensionati, che insieme fanno duecentosessanta anni di età, il futuro non lo possono vedere certo roseo, ma parlino per loro!”. Invece il sindaco di Firenze Renzi come la pensa lo ha già detto in modo estremamente laconico: “rottamare!”.
CALCI (Pisa). Il paese della Valgraziosa, noto per quella storica lapide, vera o falsa che sia, che troneggiava sotto al monumento commemorativo della prima guerra, con scolpite le parole “Calci ai Caduti”, è riuscito a passare all’ironia della storia. Un ufficiale inglese, nella seconda guerra mondiale, raccontò di averla vista.
Ora, appena iniziato il secondo decennio del ventunesimo secolo, un biglietto di auguri, apparso anche su internet, e scomparso con il restyling provvidenziale del sito istituzionale del Comune, ha creato un altro divertente caso. Le battute caustiche accompagnate dai gesti, poco, poco scongiuranti, e fatti col sarcasmo tutto toscano, in paese e non solo, non si sono fatti attendere. La giunta comunale, facendo gli auguri per le festività, aveva scritto, tra l’altro, testualmente: “L’anno che verrà sarà più difficile”. E questi auguri non sono piaciuti molto a chi li ha ricevuti o a chi li ha letti, perché ritenuti un po’ nefasti e un po’ iettatori. Una gaffe? mah! Intanto qualcuno, a scanso di equivoci, ha appeso sul computer dove erano apparsi quel tipo di auguri una cresta di agli. Se essere superstiziosi è sciocco, credere a quel che dicono certi politici lo è ancora di più. Ma non si sa mai, deve aver pensato il calcesano, meglio evitare streghe e jatture. E il commento dell’autore della foto inviata è forse irriverente, ma puntuale: “Cosa bisognava aspettarsi da un sindaco e tre assessori, tutti pensionati, che insieme fanno duecentosessanta anni di età, il futuro non lo possono vedere certo roseo, ma parlino per loro!”. Invece il sindaco di Firenze Renzi come la pensa lo ha già detto in modo estremamente laconico: “rottamare!”.