Sono 224 i maestri in tutta la Toscana e 26 le botteghe scuola, un modello unico in Italia
![](https://www.ilcittadinoonline.it/wp-content/uploads/2014/12/mostra-artigianato2.jpg)
Un Maestro Artigiano deve avere un’esperienza decennale, certificata e riconosciuta attraverso il conseguimento di premi, diplomi o attestati. Ma non solo, deve essere anche in grado di insegnare il mestiere. Possono anche scegliere di accreditare i propri laboratori e le loro imprese come Botteghe Scuola, ovvero luoghi di formazione con dimensioni, arredi e criteri economico-finanziari ben precisi.
I Maestri Artigiani nascono con precisi obiettivi sociali oltre che economici. Con il loro operato salvaguardano settori e tecniche produttive a rischio scomparsa, trasmettono saperi, favoriscono il ricambio generazionale e creano nuova occupazione e nuove imprese. Fondamentale nel loro lavoro è l’adeguamento tecnologico e l’implementazioni di strumenti di marketing.
Il sito www.bottegascuola.it rappresenta un importante strumento per la promozione dei Maestri e del loro saper fare: conterrà infatti, a regime, le schede di presentazione di tutti i Maestri Artigiani toscani e delle loro attività.
“E’ uno strumento concreto a sostegno del settore, unico in Italia – afferma Giovanni Lamioni, presidente di Artex – che apre a nuove e importanti possibilità di promozione. Tutelare l’artigianato artistico vuol dire adeguarsi alle nuove tecnologie e alle esigenze di mercato, senza snaturare l’essenza di questo lavoro, in un’ottica di valorizzazione della qualità e della professionalità. Al centro di questo sistema di formazione e di trasmissione delle conoscenze ci sono le persone e la loro esperienza, un modello che si sta rivelando vincente”
“Il sito è l’elemento ‘visibile’ di un lavoro che va avanti da tempo e che sta raggiungendo una forma che ci soddisfa nei contenuti e nella risposta – commenta l’assessore regionale alle Attività produttive Stefano Ciuoffo – Vogliamo sostenere l’artigianato in Toscana con progetti come questo perché l’andare da un artigiano a imparare ‘a bottega’, come si diceva una volta, permette di non far scomparire capacità e lavori che hanno reso la Toscana leader nella produzione artigianale e artistica e di qualità. Sbocco lavorativo che non va lasciato cadere, pur in una società sempre più di servizi, e per questo bisogna incentivare i giovani nello scoprire la bellezza di un lavoro artigianale e la possibilità di impararlo direttamente da artigiani che sono dei veri e propri maestri”