Arezzo incanta i monegaschi. Anche prendendoli per la gola...

Il mistero dell’essere, il riscatto dal peccato, il mondo delle corti e quello degli umili, il cammino dell’umanità da Adamo a Cristo e la Leggenda della Vera Croce, con il suo carico di messaggio spirituale e di invito al dialogo culturale tra fedi diverse: questi i temi principali del percorso lirico e figurativo individuato e scelto da Patrizia Fazzi e che hanno avvinto la platea intervallandosi con brani di musica classica eseguiti con maestria pianistica da Matteo Andreini: un breve filmato di Piero Comanducci sulle opere pierfrancescane e gli altri capolavori d’arte presenti in terra d’Arezzo ha segnato l’inizio della serata, dopo il saluto di Giuseppe Sarno, presidente della Dante Alighieri Monaco.
La scena si è poi spostata in Place du Casino dove per un attimo il tempo si è fermato tra le luci della sera e una piccola folla di monegaschi ha visto sfilare balestrieri, musici, armati e gentili damigelle in magnifici costumi e ha assistito alla ‘dance des buffon’: protagonisti i danzatori del “Lauro” e i figuranti del Corteo storico di Sansepolcro, mentre già nella terrazza dell’Hotel de Paris, il più prestigioso di Monaco, si apriva, con un aperitivo di vino speziato, il “Convivio ai tempi di Piero”.
La Salle Empire si è trasformata nello scenario di un banchetto davvero principesco dove i decori della tavola, il menù e le pietanze erano ricostruiti secondo lo stile, le ricette e gli usi del tempo del ‘sommo Piero’. Un grande tavolo adornato con tovaglie di broccato, trionfi di frutta, cornucopie in stile robbiano e preziose ceramiche Bizzirri, faceva da ideale scenografia e lì si sono accomodati le ’madonne’ e i ‘messeri’ trionfalmente introdotti in corteo dal maestro di cerimonie Massimo Santi, tutti figuranti biturgensi in sontuosi costumi. E dalla terra toscana, con nomi prestigiosi del territorio senese, provenivano anche i cibi, grazie alla generosità di moderni mecenati che hanno gentilmente messo a disposizione prodotti alimentari di grande pregio: i salumi e il vitello di chianina della “Macelleria Alta Qualità” Bigi di Bettolle, il vino Nobile di Montepulciano dell’antica e rinomata Azienda Contucci, le marmellate della “Bottega del Gusto” di Angiolino Berti, olio e vino bianco di “Agrisalotto” di Cortona, le tagliatelle di “Pasta Toscana” della Ditta Fabianelli.
Il tutto magistralmente cucinato nelle cucine francesi, ma in sinergia con i maestri di cucina venuti direttamente un giorno prima da Sansepolcro: Sara Battistelli, Palmiro Bruschi, Gilberto Calisti e Alessia Uccellini, che, vestita in splendido abito rinascimentale, ha diretto e introdotto storicamente ogni cibo e momento della serata. E ancora un simpatico e irriverente Giullar cortese dalle “rime sempre accese” (il bravissimo attore orvietano Gianluca Foresi), una fascinosa Martina Tellini, che riproducendo l’uso orientaleggiante introdotto già allora nelle corti del ‘400, si è esibita nella danza del ventre, una virtuosa suonatrice di arpa celtica, Giulia Vasapollo e ancora danze di damigelle e messeri e squillare di chiarine e tamburi inviati dalla Società dei Balestrieri. Una perfetta coreografia curata in ogni particolare da Emanuela Chimenti e Nicoletta Cosmi, anime da sempre dei riti del “Convivio Rinascimentale” di Sansepolcro.
“Una giornata indimenticabile che ha unito arte, poesia, tradizione e gusto” ha sentenziato S.E. Antonio Morabito, vivamente colpito dalla spettacolarità e dalla raffinatezza dell’evento e a lui si sono uniti il Segretario di Stato del Principato, Jacques Boisson, e il presidente della Dante Alighieri Giuseppe Sarno, ai quali sono stati portati in dono preziosi oggetti offerti dall’argentiere aretino Giovanni Raspini. Scambio di doni anche da parte del gruppo del Convivio Rinascimentale di Sansepolcro, città che festeggia quest’anno il suo millenario, e un generale applauso e ringraziamento a tutti gli artisti, protagonisti e sponsor della giornata. I saluti del Comune di Arezzo sono stati portati da Liletta Fornasari, nella sua funzione di Primo Rettore della Fraternita dei Laici, mentre per la Provincia di Arezzo ha parlato l’Assessore Carla Borghesi e per il Comune di Sansepolcro era presente l’Assessore Andrea Cestelli, tutte istituzioni che avevano concesso, insieme a Camera di Commercio e Confindustria di Arezzo, il loro patrocinio alla manifestazione aretina, apprezzata e patrocinata già in corso d’opera anche dalla Camera della Moda Monegasca, la cui Presidente Federica Nardone Spinetta era presente al tavolo d’onore.
Un ultimo omaggio poetico ad un’opera di Piero della Francesca ha concluso la serata con la poesia di Patrizia Fazzi “I profili degli sposi”, dedicata al “Doppio ritratto dei Duchi di Urbino”: e Federico da Montefeltro con il rosso turbante e la moglie Battista Sforza con la sua raffinata acconciatura erano lì, magicamente apparsi tra i figuranti e, inquadrati da una cornice dorata e posti di profilo l’uno rivolto all’altra, hanno a fatto da sfondo e suggello a questo viaggio nel tempo e nell’armonia dell’arte. Un viaggio compiuto in collaborazione con l’Orchestra Sinfonica Guido d’Arezzo e l’Associazione J.B.Boudard di Parma, un viaggio permesso dal grande impegno organizzativo della Dante Alighieri di Monaco nel promuovere e valorizzare espressioni e comunicazioni innovative del patrimonio culturale e linguistico italiano (“L’Armonia dei linguaggi” è il titolo del suo ciclo di conferenze 2012-2013). Un viaggio realizzato grazie alla sensibilità e contributo anche di altri sponsor eccellenti della provincia toscana : Chimet, Unoaerre, Monnalisa, Caffè Corsini, SMR Fashion School e un incontro dei partners con le istituzioni e gli enti economici monegaschi si era svolto nel primo pomeriggio presso l’Hotel Hermitage.
Un viaggio e scambio culturale che dovrebbe ripetersi presto all’inverso, da Montecarlo verso le città di Arezzo e Sansepolcro, a vedere dal vivo “sulle orme di Piero” le opere d’arte e a rigustare i sapori del convivio monegasco.
(Patrizia Fazzi durante lo spettacolo – Foto di Federico Soffici)