Con un'attenzione particolare ai lavoratori aretini disoccupati
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di Patrizia Fazzi
AREZZO. “Ori dell’Etruria. Arezzo in onore di Benedetto XVI” è la mostra allestita nel Salone di San Donato e propone l’eccellenza dell’oreficeria aretina dai tempi degli Etruschi fino ai giorni nostri. Primo visitatore il Papa, che in visita ufficiale ad Arezzo, La Verna e Sansepolcro il 13 maggio p.v. , potrà ammirare preziosi monili etruschi provenienti dal Museo Archeologico Nazionale di Firenze, gioielli del Museo UnoAerre e alcuni esemplari della collezione “Oro d’autore”. Gioielli che mostrano la secolare capacità dei lavoratori aretini di metalli preziosi. Apre l’esposizione una piccola vetrina con tre oggetti di culto: la “Pace di Siena” di Arezzo (XV secolo), un calice di Cortona del XVI secolo e un Pastorale del XVIII secolo del Vescovo Niccolò Marcacci di Sansepolcro, poi Vescovo di Arezzo quand’avvenne il prodigio della Madonna del Conforto.
Il comitato scientifico della mostra è composto da Giuliano Centrodi, Carlotta Cianferoni, Daniela Galoppi, Serena Nocentini e Daniel Virtuoso e l’inaugurazione è prevista per martedì 15 maggio prossimo. L’esposizione rimarrà aperta fino a domenica 8 luglio: la biglietteria sarà aperta dalle 10 alle 18 e i fondi ricavati, oltre a permettere lavoro ad alcuni giovani nostri disoccupati del comparto orafo, andranno ai poveri della città. L’iniziativa è promossa dalla Camera di Commercio della Provincia di Arezzo e dalla Consulta Orafa, dalla Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana.
Una croce pettorale realizzata dagli orafi aretini verrà donata da parte della Consulta Orafa aretina a Papa Benedetto XVI a ricordo della sua visita alla “città dell’oro”.