Sono oltre 19mila i tesserati toscani, 10 le Federazioni provinciali e circa 650 i circoli locali
LIVORNO. Si terrà sabato (10 settembre), presso il Teatro Roma di Castagneto Carducci (Livorno), a partire dalle ore 9, il VII congresso dell’Arci Caccia Toscana dal titolo “Sentimento e ragione per afferrare il futuro”. Oltre 100 delegati, provenienti da tutta la regione, si confronteranno sul futuro dell’attività venatoria, sul ruolo del cacciatore nella società moderna ed eleggeranno i nuovi organismi dirigenti. Nel corso dell’iniziativa interverranno inoltre autorevoli esponenti delle istituzioni (Regione e provincie), delle associazioni di categoria, degli Atc oltre a numerosi parlamentari nazionali e del territorio.
“L’Arci Caccia Toscana è una associazione profondamente radicata – dichiara il presidente uscente Massimo Logi che aprirà i lavori della manifestazione, dopo il saluto del sindaco di Castagneto Carducci, Fabio Tinti – . Sono oltre 19mila infatti i nostri tesserati, 10 le Federazioni provinciali e circa 650 i circoli locali”.
“L’appuntamento congressuale – continua – non sarà soltanto l’occasione per rafforzare e rinnovare i gruppi dirigenti promuovendo un modello organizzativo snello, moderno e funzionale; rappresenterà anche un proficuo e stimolante dibattito ed un momento aperto di confronto con gli esponenti delle istituzioni, dell’associazionismo e della società civile per definire le linee giuda di un’attività venatoria responsabile, capace di riscoprire le proprie profonde radici sociali e culturali e riconquistare rispetto ed attenzione nei confronti dell’opinione pubblica. Caccia significa infatti attenta gestione del territorio, tutela degli equilibri faunistici e salvaguardia del patrimonio ambientale”.
“Risultati – conclude – che sono possibili soltanto confrontandoci apertamente, evitando derive e proposte populiste e demagogiche e ricercando, sui contenuti e sugli obiettivi, l’unità del mondo venatorio. Per riscrivere insieme la caccia del futuro in sintonia con la collettività”. I lavori saranno chiusi nel tardo pomeriggio da Marco Ciarafoni, presidente del Consiglio nazionale dell’Arcicaccia.