Incontro con l'attrice al Giardino delle Idee

AREZZO. Un’attrice, anzi qualcosa di più, Anna Marchesini: volto notissimo in televisione e teatro, diplomata all’Accademia d’arte drammatica Silvio d’Amico, questa donna versatile e ironica è ora da qualche anno anche scrittrice, con all’attivo tre libri, l’ultimo dei quali, “Moscerine”, (Rizzoli) è stato presentato con successo in varie sedi italiane e recentemente al “Giardino delle idee” di Arezzo, unica tappa per ora nell’Italia centrale del tour di presentazioni.
Il pubblico è stato, come sempre in questo palcoscenico librario, foltissimo e particolarmente caloroso, attirato nel vortice della verve comica e al tempo stesso dall’eloquio approfondito con cui la Marchesini ha esposto la sua esperienza di scrittura e tante tematiche umane, mostrandosi in tutto il suo, tutt’altro che superficiale, bagaglio culturale.
“Vorrei che la mia scrittura fosse considerata un terreno di antieroi, personaggi simili alla vita di ciascuno” ha affermato l’autrice, perchè “ogni vita diviene eccezionale se qualcuno la narra”, in ognuna c’è un tratto di unicità e di imponderabile che vale la pena raccontare. E così in “Moscerine”, opera composta di nove racconti, o per così dire miniromanzi, la Marchesini ha messo in campo personaggi delineati a tutto tondo e posti di fronte a scelte e situazioni impreviste, con un altrettanto imprevedibile finale, derivante dall’incrocio tra la bizzarria della sorte e la filosofia di vita individuale.
Solitudine, innocenza, coraggio, narrati in punta di penna, senza esprimere giudizi, ma con grande occhio comico, perchè, sulla scia di Beckett e Pirandello, l’autrice pensa che “nulla è più comico dell’infelicità” e guardarci dall’esterno, con quel “sentimento del contrario”, quell’umorismo lieve e dissacrante che ci viene dai grandi maestri italiani del ‘900 e dell’800 ( che lei stessa ha indicato come suoi modelli), aiuta a descrivere e a anche a sopportare la drammaticità delle nostre vicende. “Ognuno si organizza come può a sopravvivere, a superare il dolore, ben consapevole”, ha ribadito la scrittrice , “che la solitudine è una condizione umana ineludibile, anche nella più stretta relazione umana: essere soli non è una sottrazione, è uno status interiore che ci rende più forti”.
E la scrittura è quindi una sede privilegiata, uno strumento finissimo per scavare in noi stessi, nei misteri della vita e anche in quelli della morte ( non a caso un racconto si intitola “In punto di morte” ed è un affacciarsi sull’abisso del momento finale dell’esistenza per dilatarlo e in qualche modo illuminarlo). Io vorrei “morire da viva, non essere un morto vivente”, ha proseguito Anna Marchesini, ovvero conservare fino all’estremo la lucidità dello spirito, il senso dell’autoironia, fino al paradosso, al rovesciamento umoristico di ogni gesto. E di questa attitudine si è avuto in realtà prova in diretta con le battute esilaranti scambiate con le intervistatrici Barbara Bianconi e Nadia Frulli, nonchè con il pubblico che le ha rivolto domande, con conseguenti applausi applausi scroscianti.
Il gusto di osservare a lei lo ha insegnato la lunga esperienza teatrale, dove ogni gesto o azione sono programmati per la messa in scena e si compenetrano, come nei suoi racconti, con il vissuto del personaggio, evocano un ‘oltre’, una complessità e pluralità, per cui diviene grandissimo anche ciò che apparentemente, come le vicende delle “moscerine’’, è piccolissimo.
Un racconto del libro è infatti già pronto per essere portato in teatro e ne ha già le caratteristiche testuali, tra cui la ricchezza di dialoghi. Sicuramente sarà un altro contributo di intelligente osservazione del reale e di sua trascrittura scenica, come quelli a cui in tanti anni Anna Marchesini, da sola o insieme al Trio, ci ha abituati, ogni volta coinvolgendoci in un miniteatro fuori dagli schemi e inventando personaggi indimenticabili come la signorina Carla, che ha il candore e l’innocenza della ‘moscerina’ Signorina Iovis.
Un lunghissimo applauso ha concluso l’incontro e poi tanti autografi e copie esaurite del libro. Prossimo appuntamento al Teatro Vasariano con “Il Giardino delle Idee” sabato 26 aprile con uno scrittore imperdibile, Andrea Vitali.