FIRENZE. Agriturismo: via libera con alcune correzioni, al nuovo regolamento regionale. Il parere favorevole è stato espresso a maggioranza, alle commissioni del Consiglio regionale − Agricoltura, Attività produttive, Cultura, Ambiente − riunite in seduta congiunta.
Il regolamento, che torna ora alla Giunta regionale per la definitiva approvazione, viene in questo modo adeguato alle novità legislative introdotte dalla legge regionale 80/2009, approvata lo scorso mese di dicembre, con la quale sono state introdotte rilevanti modifiche alla disciplina dell’attività agrituristica in Toscana. La legge mira alla semplificazione delle procedure amministrative e ad un più efficace sistema di controlli e permette di esercitare le attività di ristorazione anche a favore di clienti che non abbiano pernottato presso la struttura agrituristica.
L’attività principale dell’impresa che offrirà servizi di agriturismo dovrà restare quella agricola, mentre l’attività di ristorazione è consentita solo attraverso l’offerta di prodotti dell’azienda stessa o di aziende agricole limitrofe o, comunque, di produzione toscana, nel rispetto del principio della filiera corta.
Il regolamento indica inoltre in modo dettagliato i contenuti e le modalità di presentazione della dichiarazione d’inizio dell’attività agrituristica (la cosiddetta Dia) e della relazione agrituristica: l’imprenditore potrà, con lo stesso collegamento informatico, compilare sia la Dia che la relazione agrituristica accedendo direttamente all’anagrafe delle aziende agricole. I procedimenti relativi agli interventi edilizi sugli immobili e sugli impianti devono essere conclusi al momento della presentazione della Dia per l’avvio dell’attività agrituristica, che dovrà chiaramente rimanere secondaria rispetto all’attività agricola prevalente.
Il presidente della commissione Attività produttive ha illustrato alcune modifiche suggerite dalle commissioni: che i necessari requisiti professionali vengano precisati in analogia con quelli previsti dal Codice del commercio. Integrare le linee guida su vigilanza e controlli, specificando le attività ricreative, culturali, sportive, escursionistiche (previste dall’articolo 14 della nuova legge regionale) in riferimento al Codice del consumo. E ancora, una più precisa delimitazione delle materie e dei prodotti complementari per l’attività di ristorazione non reperibili in Toscana (articolo 13).
Il presidente della commissione Agricoltura ha chiesto un esplicito richiamo per gli impianti sportivi e di carattere ricreativo previsti dall’articolo 16, al rispetto degli strumenti urbanistici (piani regolatori dei comuni). I gruppi di opposizione hanno chiesto il rinvio della votazione per il necessario approfondimento e confronto e in seguito annunciato il voto di astensione.
Il regolamento definisce anche specifici requisiti per camere destinate a ospitare giovani fino a venticinque anni di età, anche sotto forma di turismo-lavoro giovanile, e introduce, relativamente all’ospitalità in spazi aperti, specifici requisiti per i camper. Viene invece demandata al futuro accordo fra Stato e Regioni la questione della classificazione delle strutture, oggi regolamentata con l’assegnazione fino ad un massimo di tre spighe, mentre in altre Regioni la classificazione arriva a quattro o anche cinque spighe.