di Giorgio Mancini
MONTECATINI VdC. Il sindaco Sandro Cerri e l’assessore allo sviluppo rurale Ilaria Buselli hanno partecipato lunedì scorso alla giornata di mobilitazione provinciale promossa dal mondo agricolo (Cia, Confagricoltura, Legacoop agroalimentare e Confcooperative-Fedagri), per mettere in luce lo stato di grave crisi che colpisce le aziende agricole, e chiedere interventi concreti a sostegno della ripresa del settore. Alla manifestazione sono intervenuti rappresentanti istituzionali come consiglieri regionali e provinciali, il presidente della Provincia Andrea Pieroni, l’assessore all’agricoltura Sanavio, il sindaco di Pisa, ma, per tutta la Val di Cecina, ha partecipato solo il Comune di Montecatini, che “ha voluto testimoniare – come sottolinea Ilaria Buselli – l’attenzione per la situazione delle aziende agricole, che rappresentano, per noi, una realtà economica importante, sia per il numero di famiglie che di agricoltura vive, sia per il ruolo fondamentale che l’agricoltura svolge per quanto riguarda il territorio, il paesaggio, il turismo e la qualità della vita, senza contare l’indotto”. Stranamente, nonostante fossero stati invitati, non hanno sentito il bisogno di partecipare alla manifestazione, Comuni che, nella Val di Cecina, vivono di una economia in gran parte basata sull’agricoltura che vive la crisi più grave degli ultimi 20 anni, con redditi delle imprese calati del 20%, e che hanno portato molte aziende alla chiusura e ne hanno messe a rischio tante altre. A questo si aggiungono “distorsioni” del mercato agroalimentare che fanno sì, che mentre i prezzi degli alimentari continuano a crescere per i consumatori, gli agricoltori vengono pagati sempre meno per i loro prodotti, spesso in misura insufficiente a coprire le spese di produzione. “Le sigle del mondo agricolo – spiega l’assessore Ilaria Buselli – impegnate in una campagna di mobilitazione su scala provinciale, regionale e poi nazionale, chiedono il ripristino dei finanziamenti per oltre 1 miliardo di euro tagliati all’agricoltura (fondo calamità naturali), agevolazioni contributive per le aree svantaggiate e montane (anche questo riguarda direttamente alcune delle nostre aziende), la riduzione del cuneo fiscale per le aree non agevolate, l’estensione della Tremonti ter alle imprese individuali, risorse per la promozione dei contratti di filiera, risorse per il piano irriguo nazionale, agevolazioni per il riordino fondiario e la proprietà contadina.
Chiedono inoltre che sia proclamato lo stato di crisi e la sospensione dei contributi e dei mutui, l’attivazione di misure anticicliche per la gestione dei rischi di mercato, misure per favorire l’accesso al credito, la proroga delle agevolazioni per il gasolio agricolo, il monitoraggio dei prezzi dei prodotti agricoli all’origine e al consumo, la semplificazione burocratica”.
MONTECATINI VdC. Il sindaco Sandro Cerri e l’assessore allo sviluppo rurale Ilaria Buselli hanno partecipato lunedì scorso alla giornata di mobilitazione provinciale promossa dal mondo agricolo (Cia, Confagricoltura, Legacoop agroalimentare e Confcooperative-Fedagri), per mettere in luce lo stato di grave crisi che colpisce le aziende agricole, e chiedere interventi concreti a sostegno della ripresa del settore. Alla manifestazione sono intervenuti rappresentanti istituzionali come consiglieri regionali e provinciali, il presidente della Provincia Andrea Pieroni, l’assessore all’agricoltura Sanavio, il sindaco di Pisa, ma, per tutta la Val di Cecina, ha partecipato solo il Comune di Montecatini, che “ha voluto testimoniare – come sottolinea Ilaria Buselli – l’attenzione per la situazione delle aziende agricole, che rappresentano, per noi, una realtà economica importante, sia per il numero di famiglie che di agricoltura vive, sia per il ruolo fondamentale che l’agricoltura svolge per quanto riguarda il territorio, il paesaggio, il turismo e la qualità della vita, senza contare l’indotto”. Stranamente, nonostante fossero stati invitati, non hanno sentito il bisogno di partecipare alla manifestazione, Comuni che, nella Val di Cecina, vivono di una economia in gran parte basata sull’agricoltura che vive la crisi più grave degli ultimi 20 anni, con redditi delle imprese calati del 20%, e che hanno portato molte aziende alla chiusura e ne hanno messe a rischio tante altre. A questo si aggiungono “distorsioni” del mercato agroalimentare che fanno sì, che mentre i prezzi degli alimentari continuano a crescere per i consumatori, gli agricoltori vengono pagati sempre meno per i loro prodotti, spesso in misura insufficiente a coprire le spese di produzione. “Le sigle del mondo agricolo – spiega l’assessore Ilaria Buselli – impegnate in una campagna di mobilitazione su scala provinciale, regionale e poi nazionale, chiedono il ripristino dei finanziamenti per oltre 1 miliardo di euro tagliati all’agricoltura (fondo calamità naturali), agevolazioni contributive per le aree svantaggiate e montane (anche questo riguarda direttamente alcune delle nostre aziende), la riduzione del cuneo fiscale per le aree non agevolate, l’estensione della Tremonti ter alle imprese individuali, risorse per la promozione dei contratti di filiera, risorse per il piano irriguo nazionale, agevolazioni per il riordino fondiario e la proprietà contadina.
Chiedono inoltre che sia proclamato lo stato di crisi e la sospensione dei contributi e dei mutui, l’attivazione di misure anticicliche per la gestione dei rischi di mercato, misure per favorire l’accesso al credito, la proroga delle agevolazioni per il gasolio agricolo, il monitoraggio dei prezzi dei prodotti agricoli all’origine e al consumo, la semplificazione burocratica”.