Gli scaldabagni prodotti in Valdelsa
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Di giorgio mancini
POGGIBONSI (Siena) – “In Afghanistan c’é tanto bisogno di pace, di cominciare a ricostruire il tessuto urbano anche nelle piccole città, la gente ha voglia di normalità, di costruirsi una casa, di potersi fare una doccia calda, magari con l’acqua di uno scaldabagno Bandini”. La frase sembra quasi pubblicitaria, ma nella telefonata al cronista, da Herat, l’interlocutore che è appena rientrato dalla zone più interne del Paese, sa a cosa si riferisce, perché conosce bene la Valdelsa, le sue industrie e la qualità di alcuni di quei prodotti che, ora, stanno cominciando a conquistare anche quel mercato.
Ma la storia di queste aziende, con alcune analogie, parte da lontano, come quella della famiglia Bandini, iniziata oltre mezzo secolo fa. Era il 1957, l’inizio della ripresa dopo la grande distruzione della seconda guerra mondiale. L’URSS lancia nello spazio il primo satellite, lo Sputnik, in Italia, invece, l’alleanza tra socialisti e comunisti si rompe. A New York muore Arturo Toscanini, in Africa vi è il primo paese che ottiene l’indipendenza, il Ghana, così come la ottiene anche la Malesia. In Italia inizia il miracolo economico.
In un trattato siglato a Roma, viene istituita la Comunità Economica Europea e, per iniziativa di Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi, nasce il MEC (Mercato Comune Europeo). Gli italiani sognano la Vespa che Corradino D’Ascanio, con una geniale intuizione, fa nascere negli stabilimenti Piaggio di Pontedera. E’ un motociclo particolarissimo e unico che anche le donne possono guidare. I più “ricchi” sperano di potersi comprare la Fiat Topolino o la nuova 500, poi la 600, magari bicolore carrozzata Canta o, addirittura, sempre della Fiat, la 1100. Si comincia a sognare guardando le prime televisioni (la radio dove si vedono le immagini come al cinema) e mettere in casa i frigoriferi.
Giovani artigiani, piccoli imprenditori diventano creativi, cominciano a pensare in grande, la ricostruzione richiede maggiori offerte di prodotti vecchi e nuovi, ma soprattutto nuovi sistemi di produzione e distribuzione. A Milano apre Supermarket, il primo supermercato italiano che diventerà Esselunga.
In questo crogiolo di contadini che lasciano la campagna per andare a lavorare in fabbrica, di artigiani che aprono le botteghe per ricominciare a lavorare dopo la guerra, di ex militari che cercano lavoro, le idee non mancano.
A Poggibonsi, in Val d’Elsa, Franco è uno di questi giovani italiani. Un’idea ce l’ha: costruire scaldabagni elettrici e, dopo oltre mezzo secolo, ora la Bandini Scaldabagni Spa realizza i suoi prodotti in tre stabilimenti. Al comando dell’azienda ora c’é il figlio Sergio, ma negli stabilimenti è impensabile che non vi sia la presenza di Franco. Conosce perfettamente il lavoro, conosce tutto il personale, quaranta dipendenti, conosce l’industria, specialmente in questi momenti di crisi globale.
La società Bandini è presente in 54 paesi esteri con propri importatori ed agenti, visto che la produzione annua di centinaia di migliaia di scaldabagni è, al 50%, proprio per i mercati esteri, con un fatturato in crescita per le aperture sui mercati extra-europei. “Abbiamo sempre privilegiato la fornitura di prodotti di qualità – sottolinea Sergio Bandini – che durino nel tempo oltre la normale aspettativa di vita del prodotto, con la vocazione alla trattativa semplice, diretta, senza fronzoli, con gli importatori che distribuiscono il prodotto nel settore del commercio tradizionale o nei progetti di nuove costruzioni. Siamo abituati anche alle forniture sui campi militari, come è avvenuto in Iraq o presso i campi UNIFIL in Libano. Stimiamo – conclude il vicepresidente della Bandini Spa – che ad oggi ci siano almeno due milioni di famiglie nel mondo che stanno utilizzando il nostro prodotto”. La telefonata con il cronista da Herat era iniziata parlando della voglia di normalità e di ricostruzione che si comincia a respirare in Afghanistan e, proprio in quel paese asiatico, benché si viva ancora una situazione travagliata e precaria, dove i nostri soldati italiani muoiono, cercando di ristabilire la pace, la Bandini Spa ha raggiunto un accordo per la distribuzione dei propri scaldabagni elettrici, un prodotto interamente fabbricato in Valdelsa, e le prime azioni di marketing in Afghanistan stanno dando risultati soddisfacenti. Le aspettative in quel paese sono buone, proprio perche c’è tanta voglia di normalità e di pace, e la ricostruzione sta attraendo milioni di dollari nel ripristino di vari servizi e attività.
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