Con l'abrogazione del mercato tutelato si addossano alle famiglie oneri e rischi sulle bollette elettriche
Stangate tariffarie: dopo lo scandalo petrolio e le dimissioni del ministro Guidi, un governo serio ha il dovere di scorporare dal ddl concorrenza i favori, in conflitto di interessi, fatti all’Enel, che
ROMA. Adusbef e Federconsumatori, che avevano denunciato anche in sede di audizioni parlamentari i favori fatti ad alcune imprese, alle banche con l’abrogazione dell’atto notarile per i trasferimenti di immobili sotto i 100.000 euro (poi ritirato) ed ex monopoli elettrici e del gas dal ministro dello Sviluppo Economico della dimissionaria Guidi travolta dallo scandalo petroli, tornano a chiedere di scorporare dal ddl Concorrenza, il superamento del servizio in maggior tutela nel mercato elettrico, già liberalizzato nel 2007, che favorisce in maniera evidente l’ex monopolista elettrico, legata alla Ducati Energia della famiglia Guidi fornitrice dell’Enel, danneggiando tangibilmente i consumatori, specie i più deboli, gettati nel far west del mercato e nelle grinfie dei mercanti di energia.
L’abbandono obbligato della maggior tutela del mercato elettrico, infatti, farà precipitare lo stato delle cose, portando un aumento delle bollette del 20% in media, circa 42 euro, per l’elettricità, e di 68 per il gas, nell’Italia delle bollette elettriche e del gas più care d’Europa, con la finalità di far conseguire maggiori profitti a favore delle aziende energetiche a spese dei consumatori domestici, principalmente famiglie e piccolissime imprese.
Dei 500mila reclami scritti fatti alle aziende energetiche nel 2014 il 60% riguardava problemi di fatturazione e il 18% pratiche commerciali scorrette, con gli utenti poco mobili e meno capaci di valutare tutte le clausole di un contratto i più esposti al rischio, spesso letteralmente truffati da false richieste seriali di cambio di fornitura.
Adusbef e Federconsumatori, confidano che il governo, accusato di fare smaccati favori a banche, petrolieri ed assicuratori, possa riscattare la sua subalternità ad ex monopolisti elettrici e del gas, scorporando dal ddl concorrenza, in discussione al Senato, un evidente ‘marchetta’ a favore dell’Enel, che costituisce un danno evidente ai consumatori ed alle tartassate famiglie italiane. Siamo curiosi di sapere se il presidente del Consiglio Renzi avrà il coraggio di rivendicare, analogamente all’emendamento ‘Tempa Rossa’, anche questo plateale favore all’Enel a danno delle famiglie.
Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)