AREZZO. Giulio Salvadori, illustre letterato savinese (Monte San Savino 1862- Roma 1928), è al centro di due iniziative culturali: sabato 17 gennaio, alla presenza di autorità civili e religiose, è stata inaugurata la mostra fotografica UNA VITA NUOVA, dedicata alla sua figura e alle sue opere e allestita nei locali del Seminario di Arezzo, in Piazza di Murello.
La mostra, che rimarrà aperta fino al 14 febbraio, è promossa dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose Beato Gregorio X di Arezzo, dal “Centro Studi Giulio Salvatori” e dalla diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e ha lo scopo di far conoscere l’opera e il pensiero di Giulio Salvatori, in particolare agli studenti delle scuole medie e superiori. Critico e poeta, discepolo di Carducci, amico di D’Annunzio e Scarfoglio, Salvatori esordì come poeta con la raccolta Minime (1882) e collaborò ai principali giornali letterarî romani, dalla Cronaca bizantina al Fanfulla della Domenica, distinguendosi per un’ansia di rinnovamento che lo fece dapprima aderire alle dottrine darwiniste e positiviste. Dedicatosi all’insegnamento secondario, si convertì poi al cattolicesimo e divenne terziario francescano. Nel 1900 ottenne la cattedra di stilistica all’università di Roma; dal 1923 insegnò letteratura italiana all’Università. Cattolica di Milano, ricoprendo anche la carica di Preside.
La sua fervida religiosità è testimoniata dalle raccolte di liriche Canzoniere civile(1889) e Ricordi dell’umile Italia (1918); la sua opera di studioso riesce efficace soprattutto nell’affrontare autori che Salvadori sentiva affini a sé nell’anelito spirituale ( Guido Cavalcanti, Dante, San Francesco d’Assisi). Instancabile fu la sua dedizione alla famiglia, ai giovani e alla beneficenza, conducendo una vita sobria e non priva di difficoltà economiche. Nel 1957 è stato avviato il processo di beatificazione.
Per l’occasione, oltre alla mostra fotografica “Una vita nuova”, l’ISSR ha promosso anche il Convegno “Giulio Salvadori uomo del dialogo. L’eredità e l’attualità del suo messaggio”. L’iniziativa, che si svolge all’interno delle celebrazioni per la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, si tiene sabato 24 gennaio alle 15.30. Il Convegno è realizzato in collaborazione con l’Accademia Petrarca di Arti Lettere e Scienze e si svolge nella sua sede in Via degli Albergotti ad Arezzo.
Il Convegno prevede relazioni del sac. prof. Antonio Bacci, docente di Storia della Filosofia antica e medievale all’ISSR di Arezzo, del Prof. Ivo Biagianti, docente di Storia Moderna all’Università di Siena, di mons. Vittorio Gepponi, savinese, docente di diritto canonico all’ISSR di Arezzo e del Prof. Bruno Rossi, Ordinario di Pedagogia all’Università di Siena. Modererà l’incontro il Prof. Paolo Nepi, docente di Filosofia morale all’Università Roma Tre e all’ISSR “Beato Gregorio X” di Arezzo.
La mostra aretina dedicata a Giulio Salvatori sarà aperta dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 17.30 e in via eccezionale anche domenica 1° febbraio. Nei giorni festivi è comunque possibile visitare l’esposizione su prenotazione chiamando lo 0575.30.00.395 o scrivendo a segreteria@issrarezzo.com.