Nell'intesa entrerà anche "Libera". Tra le 22 strutture della Toscana c'è Suvignano
ROMA. Sono quasi 1.700 su un totale di 2.200 i terreni agricoli confiscati alle organizzazioni criminali gestiti dall’Agenzia nazionale di riferimento che verranno valorizzati e resi produttivi grazie alle competenze tecniche messe a disposizione dal Ministero delle Politiche Agricole.
Lì’accordo è stato siglato oggi dal ministro Maurizio Martina con il vice ministro Andrea Olivero e il prefetto Umberto Postiglione, direttore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.
“Un bene su quattro tra quelli confiscati – ha detto Martina – è un terreno agricolo, per questo puntiamo a un lavoro piu’ continuativo con l’Agenzia per riportare alla legalita’ e all’agricoltura, magari a carattere sociale, queste terre; ogni ettaro strappato ai criminali e restituito alle comunita’ e’ un simbolo”. Operativamente verranno creati gruppi di lavoro con l’Agenzia e il coinvolgimento di soggetti che gia’ oggi hanno dimostrato di saper gestire con integrita’ ed efficacia i beni. ”Penso a Libera di Don Ciotti – ha aggiunto Martina – con cui il Mipaaf ha gia’ un accordo in essere, potremo lavorare a incrociare queste due esperienze”.
Secondo Olivero la collaborazione con l’Agenzia e’ una reale risposta alla societa’ civile per riportare a valore della collettivita’ i beni confiscati e sequestrati, grazie all’impegno profuso dalle Forze dell’Ordine e dalle Autorita’ giudiziarie”.
I terreni confiscati si trovano in tutta Italia, in particolare 717 in Sicilia, 470 in Calabria, 306 in Puglia sia in Campania, ma anche 45 in Lombardia e 202 nel Lazio; in Toscana invece sono 22 con un’azienda (Suvignano)di ben 700 ettari in provincia di Siena.