SIENA. Il trend della ricerca di informazioni sui mutui online è in costante crescita, e così pure l’accesso ai prestiti grazie agli operatori digitali. Gli italiani stanno imparando a usare la tecnologia anche per le tematiche finanziarie, con effetti positivi per le operazioni quotidiane.
Il mutuo? Meglio online. Richiedere un mutuo è probabilmente uno dei passi più complessi che si verifica nella vita delle famiglie, soprattutto in periodo di crisi, e quindi è bene arrivare alla scelta dell’istituto di credito nella maniera più ragionata possibile: ecco perché si moltiplicano i siti su cui trovare informazioni dettagliate sulle procedure, mentre portali come fissovariabile.it propongono anche degli specifici confronti e approfondite recensioni sui mutui online, segnalando punti di forza ed eventuali debolezze delle varie proposte.
Il digitale cambia le banche. Al giorno d’oggi, dunque, la tecnologia è sempre più alleata anche nel settore del risparmio, e non è un caso che l’inversione della tendenza alla riduzione dell’erogazione del credito da parte degli istituti tradizionali si sia attuata quasi come reazione alla crescente influenza delle banche e dei mutui online. Come a dire, i “vecchi” operatori hanno dovuto correre ai ripari per recuperare una clientela che si sta orientando sempre più verso la convenienza del nuovo.
Un esempio pratico. A livello generale, secondo le ultime analisi dell’Osservatorio di Mutuionline attualmente sono quattro le principali proposte da tener d’occhio in termini di vantaggi: gli esperti hanno ipotizzato la richiesta di un lavoratore dipendente, trentacinquenne della provincia di Milano, che intende acquistare la prima casa grazie a un prestito di 135 mila euro a 25 anni e valore dell’immobile di 180 mila euro.
Vantaggi grazie all’online. Il prodotto più vantaggioso a tasso fisso è il mutuo di Intesa Sanpaolo, mentre tra quelli che consentono la gestione online del finanziamento si distingue Mutuo Fisso di WeBank, che vanta anche costi di istruttoria e perizia sono pari a zero, così come l’assicurazione incendio e rischi sulla casa. I clienti che invece intendono orientarsi su un mutuo a tasso variabile possono puntare sull’offerta di Deutsche Bank, con tasso applicato dello 0,96% e Taeg 1,05%, ma con spese di istruttoria che ammontano a 700 euro e quelle di perizia a 390 euro.
Anche per la seconda casa. Passando a un altro scenario, ovvero cliente-tipo impiegato 45enne e residente a Roma, che vuole acquistare una seconda casa chiedendo un mutuo di importo pari a 110 mila euro da restituire in 20 anni per un immobile valutato 160 mila euro, l’Osservatorio segnala l’ottima performance a tasso fisso di Widiba, il primo mutuo italiano totalmente digitale, che oltre alle “solite” zero spese per istruttoria e perizia aggiunge anche l’annullamento dei costi per la gestione della pratica e l’incasso della rata. Sul fronte dei tassi variabili, invece, è da tener d’occhio la proposta di Mutuo BancadinAmica, che eleva l’età massima del richiedente alla scadenza del contratto fino a 80 anni.
Occhio ai tassi. Abbiamo parlato di scelta tra tasso fisso e tasso variabile, ma gli italiani in realtà sembrano avere pochi dubbi, visto che quasi nell’80 per cento dei casi si propende per la soluzione ritenuta più “sicura”, anche se meno favorevole nel breve periodo. Certo, le cose sono nettamente differenti rispetto a solo cinque anni fa: nel 2012 infatti acquistare casa con un mutuo voleva dire esser costretti a firmare per un tasso fisso al 6,02% o per un tasso variabile al 3,70%, mentre oggi lo stesso tipo di investimento vede i valori del fisso scesi al 2,34% e quelli del variabile arrivare all’1,08%.