La commissione presieduta da Stefano Scaramelli ha espresso parere favorevole con i voti della maggioranza e il voto contrario dei gruppi di opposizione
FIRENZE. Passa a maggioranza in commissione Sanità, presieduta da Stefano Scaramelli, la variazione al bilancio della Regione che andrà al voto dell’Aula nella seduta di lunedì 23 maggio. La commissione era chiamata a esprimere parere secondario sulla prima variazione del Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2016 e pluriennale 2016-2018.
Hanno votato a favore i consiglieri della maggioranza, hanno votato contro i quattro consiglieri dei gruppi di opposizione. Ad illustrare il provvedimento in commissione, l’assessore regionale alla sanità, Stefania Saccardi.
La variazione riguarda un provvedimento “molto tecnico”, legato a una voce di bilancio, il cosiddetto “payback farmaceutico”, come ha spiegato Saccardi in commissione. “La legge 135 del 2012 ha stabilito che il 50 per cento del superamento del tetto di spesa della farmaceutica deve essere rimborsato dalle aziende farmaceutiche alle Regioni. Principio stabilito per legge, non facoltativo”. L’entità del rimborso è oggetto di contestazione da parte delle aziende farmaceutiche, che hanno fatto ricorso al Tar già nel 2013. A seguito del contenzioso tra le aziende farmaceutiche e Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco che ha quantificato le somme da rimborsare, spiega Saccardi, il Governo ha stabilito con un decreto che, per gli anni 2013 e 2014, “le Regioni potevano intanto iscrivere a bilancio il novanta per cento della cifra determinata da Aifa”. È atteso un analogo provvedimento per il 2015, ma al momento il decreto non è ancora arrivato e il Ministero dell’economia e delle finanze “ci chiede di non iscrivere a bilancio il rimborso previsto per il 2015, e di certificare il pareggio di bilancio senza ‘payback’ entro la fine di questo mese”. La cifra del ‘payback’ per il 2015, certificata da Aifa per la Regione Toscana è di 115 milioni di euro. Per questa ragione, escludendo questa voce di bilancio, il risultato di gestione della Regione passa da un avanzo di oltre 42 milioni di euro ad un disavanzo superiore ai 72 milioni. Di qui la necessaria variazione che lunedì sarà sottoposta all’approvazione del Consiglio regionale. La Regione, spiega ancora l’assessore Saccardi, ha deciso di ricavare le somme necessarie “in parte, per circa 36milioni attraverso l’attivazione del fondo di riserva”, con la previsione di reintegrarlo non appena saranno recuperati i soldi del ‘payback’, “in parte attraverso il recupero di progettualità non spese e non utilizzate”, assegnate negli anni scorsi alle Asl con fondo vincolato. Questo provvedimento, “tecnico e provvisorio”, ha spiegato ancora Saccardi, serve “ad evitare il commissariamento”.
Il presidente della commissione Scaramelli valuta come costruttivo “il confronto di questa mattina, con una valutazione positiva anche del surplus di 42 milioni con la quale la Regione ha chiuso il bilancio se si considerano anche le somme del payback. La tenuta del bilancio sanitario da parte della regione Toscana è molto positiva – ha detto Scaramelli –. Potremo poi entrare nel merito dei progetti assegnati alle Asl, lavoro specifico per questa commissione. Intanto, questo provvedimento tecnico mette in sicurezza il bilancio regionale”.
I consiglieri dei gruppi di opposizione hanno motivato il voto contrario, Paolo Sarti ha parlato di provvedimenti “che fanno pensare alla finanza creativa. Non si tratta di spendere poco, ma di spendere bene”. Secondo Stefano Mugnai, “le opposizioni hanno dimostrato grande maturità nel chiedere una discussione approfondita e una seduta del Consiglio regionale. La questione dei progetti annunciati che poi rimangono sulla carta fa luce su delle modalità che non erano conosciute. E si evidenzia il problema della capacità di governo della spesa farmaceutica”. Il consigliere Andrea Quartini ha chiesto “trasparenza nel bilancio della Regione che ancora non vediamo”, e ha manifestato perplessità riguardo “ai soldi che si intende recuperare dai progetti assegnati alle Asl perché non spesi e che invece ci risulterebbero già rendicontati”. Marco Casucciparla di “sostanziale approssimazione da parte della Regione intorno a questa vicenda. Ci vorrebbe più prudenza e rispetto nei confronti dei cittadini toscani”.