La suprema corte britannica respinge il ricorso del fondatore del celebre sito web
LONDRA. (ASCA-AFP) La Corte Suprema britannica ha respinto oggi il ricorso presentato da Julian Assange contro la propria estradizione in Svezia per quattro capi d’accusa di natura sessuale. ”La richiesta di estradizione per Assange e’ lecita pertanto il suo ricorso viene respinto”, ha dichiarato il giudice Nicholas Phillips. Sua madre, Christine Assange, giunta questa mattina a Londra aveva difeso il figlio affermando che ”i governi del mondo sono contro di lui. E’ un incubo questo processo”. Assange, fondatore del popolare sito web WikiLeaks, e’ stato arrestato nel dicembre del 2010 a Londra in seguito ad un mandato d’arresto spiccato da Stoccolma nei suoi confronti con l’accusa di stupro, molestie e coercizione. Il reato contestatogli e’ di aver avuto rapporti sessuali non protetti, seppur consenzienti, con due donne, Anna Ardin (militante femminista, segretaria dell’associazione ”Brotherhood Movement”) e Sofia Wilen, e di aver successivamente rifiutato di sottoporsi ad un controllo medico sulle malattie sessualmente trasmissibili, condotta considerata criminosa dalla legge svedese. La denuncia era stata depositata dalle sue ex-amanti dopo aver appreso l’una dall’altra di aver avuto rapporti sessuali con l’attivista australiano.