L'AD prefigura un ingresso del Tesoro nel capitale di Mps
SIENA. Il rafforzamento patrimioniale da 3,27 miliardi di euro chiesto dall’Eba al Monte dei Paschi, quasi la metà verra coperto con aiuti di stato a titolo oneroso, è ”una conseguenza di errori nell’investimento in titoli di stato”, ha detto Fabrizio Viola in una intervista al Corriere della Sera, bocciando con ciò le scelte del precedente management della banca.
Viola prefigura un ingresso del Tesoro nel capitale di Mps. Se la banca non avrà utili sufficienti per pagare gli interessi sugli aiuti di stato (Tremonti-bond) scatta, a beneficio del Tesoro, l’assegnazione gratuita di azioni ordinarie in relazione all’ammontare degli interessi non corrisposti, il valore delle azioni non sarà computato ai prezzi di mercato ma in relazione al patrimonio netto della banca, ”se succede sarà nel 2012, Da fine 2013 è prevista già la riduzione dei Tremonti bond”.
Il piano industriale 2012-15 del Monte prevede, entro l’arco temporale del piano, un aumento di capitale da 1 miliardo di euro a cui la Fondazione Mps (titolare del 36,3% del capitale, destinato a scendere al 33,3% per operazioni di fine tuning finalizzate al finanziamento dell’attività istituzionale dell’ente senese) non partecipeà e quindi arriveranno nuovi soci. Sembra dunque probabile che la Fondazione si possa diluire sotto la soglia del 33%, che le permette di esercitare il ruolo di minoranza di blocco e mantenere nello statuto della banca il limite del 4% all’esercizio del diritto di voto per tutti i soci, Fondazione esclusa.
Sull’identita’ del nuovo socio, ”vedo meglio dei fondi sovrani interessati al recupero di valore. Escludo una banca italiana, una straniera potrebbe essere interessata a un processo aggregativo che però non è nell’interesse nostro”, spiega Viola. (Fonte Asca)
Viola prefigura un ingresso del Tesoro nel capitale di Mps. Se la banca non avrà utili sufficienti per pagare gli interessi sugli aiuti di stato (Tremonti-bond) scatta, a beneficio del Tesoro, l’assegnazione gratuita di azioni ordinarie in relazione all’ammontare degli interessi non corrisposti, il valore delle azioni non sarà computato ai prezzi di mercato ma in relazione al patrimonio netto della banca, ”se succede sarà nel 2012, Da fine 2013 è prevista già la riduzione dei Tremonti bond”.
Il piano industriale 2012-15 del Monte prevede, entro l’arco temporale del piano, un aumento di capitale da 1 miliardo di euro a cui la Fondazione Mps (titolare del 36,3% del capitale, destinato a scendere al 33,3% per operazioni di fine tuning finalizzate al finanziamento dell’attività istituzionale dell’ente senese) non partecipeà e quindi arriveranno nuovi soci. Sembra dunque probabile che la Fondazione si possa diluire sotto la soglia del 33%, che le permette di esercitare il ruolo di minoranza di blocco e mantenere nello statuto della banca il limite del 4% all’esercizio del diritto di voto per tutti i soci, Fondazione esclusa.
Sull’identita’ del nuovo socio, ”vedo meglio dei fondi sovrani interessati al recupero di valore. Escludo una banca italiana, una straniera potrebbe essere interessata a un processo aggregativo che però non è nell’interesse nostro”, spiega Viola. (Fonte Asca)