Luigi Abete, Sergio Pietro Erede e Fabio Gallia indagati dalla Procura di Trani
MILANO. Concorso in truffa per aver predeterminato le condizioni per la negoziazione di contratti derivati ritenuti truffaldini. Questa l’accusa che la procura di Trani imputa a Luigi Abete, Sergio Pietro Erede e Fabio Gallia, rispettivamente presidente del consiglio di amministrazione, vicepresidente, e amministratore delegato nonchè direttore generale di Bnl. L’atto di fine indagine è stato notificato oggi (23 Gennaio) ai tre manager, che risultano indagati insieme ad altre 13 peronse. Secondo il pubblico ministero Michele Ruggiero, i vertici di Bnl avrebbero predeterminato le condizioni per la negoziazione di contratti derivati di tipo swap “con condotte artificiose commissive e/o comunque omissive” dal 2008 al 2012. I tre indagati avrebbero indotto i dipendenti delle filiali territoriali della banca a farli sottoscrivere alla clientela. Si tratterebbe, a quanto pare, di contratti dannosi per i clienti e favorevoli alla sola Banca nazionale del lavoro. Per queste ipotesi di reato la procura ha previsto l’accusa di truffa pluriaggravata e continuata.