La vicenda di Divania non riguarda l'ad della banca
ROMA. “UniCredit, in relazione alla vicenda, ancora una volta non puo’ che ribadire fermamente la correttezza del proprio operato, di quello di ex esponenti e propri dipendenti ed e’ convinta che cio’ potra’ emergere dal vaglio delle sedi giudiziarie. Le vere ragioni del default di Divania sono peraltro contenute nella sentenza dichiarativa del suo fallimento del giugno 2011, confermate anche dalla Corte d’Appello di Bari. L’attuale AD di UniCredit, all’epoca dei fatti, ricopriva peraltro altri incarichi all’estero e quindi in nessun modo puo’ essere coinvolto in questa vicenda”. Lo precisa in una nota Unicredit in riferimento alla notizia dell’avviso di conclusione indagini da parte della procura di Bari a 16 dirigenti Unicredit, tra cui l’Amministratore delegato Federico Ghizzoni e il suo predecessore Alessandro Profumo, ora presidente di Mps con l’accusa di bancarotta, per aver provocato il fallimento della societa’ barese Divania.