ROMA. La quota di Unicredit riconducibile ai libici sarebbe del 12,5%: al 7,5% in capo a Tripoli andrebbe aggiunto anche il 4,991% intestato al fondo di Abu Dhabi Aabar. Il legame – scrive Il Messaggero – emergerebbe dall’accertamento in corso da parte di Ranieri de Marchis, responsabile dell’internal audit che presentera’ il suo rapporto nei prossimi giorni al comitato per il controllo interno e rischi presieduto dal francese Anthony Wyand.