ROMA. Il decreto legge "milleproroghe" fa slittare la consegna di Unico al 30 settembre 2009.
Dopo il mini-Unico per dipendenti e pensionati (con uno sforzo di semplicità condensato in quattro fogli e 24 pagine di istruzioni), l'Irap versione federalista, e da ultimo, ieri sera, l'annuncio che con Unico Società di capitali «il cerchio si chiude» e che tutti modelli sono pronti per l'utilizzo, ecco che un emendamento notturno presentato da Lucio Malan, relatore del decreto legge «milleproroghe»», riscrive il calendario.
Le scadenze del 31 luglio per persone fisiche, società di persone, società di capitali, enti commerciali e non passano di nuovo al 30 settembre 2009. Si dovrà attendere l'approvazione definitiva del decreto «milleproroghe» per poter comunicare il via definitiva la scadenza.
Un emendamento che trova la sua ratio anche nel maggior tempo che le associazioni di categoria dei contribuenti hanno chiesto a più voci per aggiornare gli studi di settore – legati a doppio filo a Unico – agli effetti reali della crisi economica. Aggiornamento promesso dal Fisco per il 31 marzo.
L'emendamento, nei fatti, modifica il Dpr 322/98 e il Dm Finanze 164/99 sugli adempimenti fiscali. Sposta, come detto, al 30 settembre 2009 il termine per la presentazione telematica delle dichiarazioni delle persone fisiche, società di persone e dell'Irap. Per la dichiarazione dei soggetti Ires la modifica del «milleproproghe» sposta i termini dal settimo al nono mese successivo a quello di chiusura del periodo d'imposta. In sostanza, per le imprese con esercizio solare il termine di invio di Unico si allinea al 30 settembre 2009.
Per i sostituti d'imposta, invece, il termine di presentazione del 770 semplificato slitta dal 31 marzo al 31 luglio, uniformandosi alla stessa scadenza del 770 ordinario.