Il regime di Bashar Assad usa violenza contro il suo popolo, la denuncia Unicef
DAMASCO. «Dal 7 gennaio 384 bambini, per la maggioranza maschi, sono stati uccisi. Altri 380 bimbi sono stati arrestati, alcuni di età inferiore ai 14 anni», ha affermato Rima Salah, vicedirettore esecutivo dell’Unicef. La denuncia dell’ente dell’Onu, mentre ribadisce la responsabilità del governo siriano, è forte e chiara: «Per noi dell’Unicef non è possibile verificare i casi segnalati e gli eventi, ma siamo particolarmente turbati dalle recenti immagini di bambini che sono stati arbitrariamente arrestati e hanno subito torture e maltrattamenti durante la loro detenzione, arrivando in alcuni casi alla morte». Unicef denuncia ancora “l’uso di munizioni contro i manifestanti, che ha provocato la morte di almeno 30 bambini. L’UNICEF non è stato messo in grado di verificare in maniera indipendente il numero delle vittime e le circostanze della loro morte”. Ii rappresentante sudanese della Lega Araba, Mohamed el Dabi, ha confermato che negli ultimi giorni la violenza del regime di Bashar assad è, se possibile, aumentata a Homs, Hama e Adleb. Tutto ciò in concomitanza con l’annuncio del piano di pace progettato dalla stessa Lega Araba che prevede il passaggio dei poteri da Assad al suo vice per un governo di transizione che porti alla formazione di un nuovo governo nel paese. Lunedì sul piano si dovrebbe ottenere la non facile adesione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, ma si dubita che le pressioni internazionali possano costringere il rais siriano a cedere.