VIAREGGIO. Potremmo definirla una sorta di 'maglietta della salute' del futuro, in realtà si tratta di un particolare indumento al cui interno sono installati dei sensori (con un sistema di elettrodi) che monitorano il battito cardiaco e la frequenza del respiro. Le informazioni arrivano sul computer del proprio medico che può così intervenire in caso di possibile infarto cardiaco.
La maglietta supertecnologica è stata presentata al Festival della salute di Viareggio nel corso di un incontro con docenti universitari di biochimica e ingegneria biomedica che hanno spiegato come la "sanità personale" stia diventando sempre più una realtà consolidata in America. "In Italia siamo ancora indietro. – ha detto Giovanni Pioggia, docente di ingegneria biomedica all'Università di Pisa – Abbiamo sistemi altamente tecnologici ma mancano le leggi che disciplinino un campo così delicato".
Insomma (anche se i costi per queste magliette tecnologiché risultano elevati, dai due ai tre mila euro, perché ancora il mercato non è esteso) esistono gli strumenti "per diffondere tra la popolazione questo innovativo sistema di prevenzione – aggiunge Pioggia – ma il vuoto legislativo impedisce una diffusione capillare almeno tra i pazienti a rischio".
"Come ateneo pisano – ha concluso il docente – stiamo lavorando al progetto Heart Failuré, un programma per realizzare una piattaforma in tecnologia web che attraverso servizi di sanità elettronica, quali cartella clinica virtuale, linee guida computerizzate e sistemi per il teleconsulto, offra alle persone non più giovani di continuare a condurre una vita attiva e il più possibile indipendente".
La maglietta supertecnologica è stata presentata al Festival della salute di Viareggio nel corso di un incontro con docenti universitari di biochimica e ingegneria biomedica che hanno spiegato come la "sanità personale" stia diventando sempre più una realtà consolidata in America. "In Italia siamo ancora indietro. – ha detto Giovanni Pioggia, docente di ingegneria biomedica all'Università di Pisa – Abbiamo sistemi altamente tecnologici ma mancano le leggi che disciplinino un campo così delicato".
Insomma (anche se i costi per queste magliette tecnologiché risultano elevati, dai due ai tre mila euro, perché ancora il mercato non è esteso) esistono gli strumenti "per diffondere tra la popolazione questo innovativo sistema di prevenzione – aggiunge Pioggia – ma il vuoto legislativo impedisce una diffusione capillare almeno tra i pazienti a rischio".
"Come ateneo pisano – ha concluso il docente – stiamo lavorando al progetto Heart Failuré, un programma per realizzare una piattaforma in tecnologia web che attraverso servizi di sanità elettronica, quali cartella clinica virtuale, linee guida computerizzate e sistemi per il teleconsulto, offra alle persone non più giovani di continuare a condurre una vita attiva e il più possibile indipendente".