Sono stati inoltre designati tutti i componenti del consiglio direttivo
ROMA. Il Consiglio dei ministri ha nominato Umberto Veronesi presidente dell’Agenzia per la Sicurezza Nucleare. Lo comunica una nota del ministero dello Sviluppo economico precisando che sono stati inoltre designati tutti i componenti del consiglio direttivo dell’Agenzia. Gli altri componenti sono Maurizio Cumo e Marco Enrico Ricotti, indicati dal ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani; Michele Corradino e Stefano Dambruoso, indicati dal ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo.
Le nomine dell’Agenzia per la Sicurezza sul Nucleare, decise oggi dal Consiglio dei ministri, ”rappresentano un passo decisivo per lo sviluppo di questa opzione tecnologica e una garanzia di trasparenza e affidabilita’ per tutti”. Questo il commento del Forum Nucleare Italiano, l’associazione guidata da Chicco Testa che raccoglie aziende della filiera dell’atomo, ma anche universita’.
”L’Italia – ricorda il Forum – e’ l’unico Paese del G8 a non avere impianti nucleari attivi sul proprio territorio e anche per questo cittadini e imprese pagano una bolletta energetica piu’ elevata del 30% della media europea. Ad oggi nel mondo sono in funzione 441 reattori, destinati, secondo le stime di agenzie internazionali ad aumentare consistentemente nei prossimi 20 anni. In Francia sono 58, nel Regno Unito 19, in Germania 17, in Spagna 8, e in Svizzera, 5”. Oltre al contributo in termini di taglio di Co2, il nucleare puo’ quindi ”garantire un beneficio economico, in termini di risparmio nei costi di produzione energetici, e un indotto per le imprese di 3 miliardi di euro per la realizzazione di ogni singola centrale. Vantaggi che possono costituire un volano per l’intera filiera, dando un fortissimo input alla ricerca e garantendo ricadute occupazionali nell’ordine di 4.000 posti lavoro per la realizzazione e l’esercizio di ogni centrale”.
”Di trasparenza e certezza delle informazioni – commenta Testa – ha bisogno il dibattito pubblico sul futuro energetico del Paese per potersi sviluppare in maniera seria e matura. Un ruolo che il Forum Nucleare Italiano ha deciso di assumersi a partire dalla promozione e divulgazione della piu’ ampia e autorevole documentazione tecnico-scientifica sul nucleare per favorire il confronto aperto sui diversi aspetti connessi a questa opzione tecnologica. Auspico ora che le decisioni che devono consentire all’Agenzia di essere pienamente operativa siano assunte al piu’ presto”. Sono soci del Forum: Alstom Power, Ansaldo Nucleare, Areva, Confindustria, E.on Italia, Edf, Edison, Enel, Federprogetti, Flaei/Cisl, Gdf Suez, Sapienza Universita’ Di Roma, Politecnico di Milano, Sogin, Stratinvest Energy, Techint, Technip, Tecnimont, Terna, Uilcem/Uil, Universita’ Di Palermo, Universita’ Di Genova, Universita’ Di Pisa, Westinghouse.
Le nomine dell’Agenzia per la Sicurezza sul Nucleare, decise oggi dal Consiglio dei ministri, ”rappresentano un passo decisivo per lo sviluppo di questa opzione tecnologica e una garanzia di trasparenza e affidabilita’ per tutti”. Questo il commento del Forum Nucleare Italiano, l’associazione guidata da Chicco Testa che raccoglie aziende della filiera dell’atomo, ma anche universita’.
”L’Italia – ricorda il Forum – e’ l’unico Paese del G8 a non avere impianti nucleari attivi sul proprio territorio e anche per questo cittadini e imprese pagano una bolletta energetica piu’ elevata del 30% della media europea. Ad oggi nel mondo sono in funzione 441 reattori, destinati, secondo le stime di agenzie internazionali ad aumentare consistentemente nei prossimi 20 anni. In Francia sono 58, nel Regno Unito 19, in Germania 17, in Spagna 8, e in Svizzera, 5”. Oltre al contributo in termini di taglio di Co2, il nucleare puo’ quindi ”garantire un beneficio economico, in termini di risparmio nei costi di produzione energetici, e un indotto per le imprese di 3 miliardi di euro per la realizzazione di ogni singola centrale. Vantaggi che possono costituire un volano per l’intera filiera, dando un fortissimo input alla ricerca e garantendo ricadute occupazionali nell’ordine di 4.000 posti lavoro per la realizzazione e l’esercizio di ogni centrale”.
”Di trasparenza e certezza delle informazioni – commenta Testa – ha bisogno il dibattito pubblico sul futuro energetico del Paese per potersi sviluppare in maniera seria e matura. Un ruolo che il Forum Nucleare Italiano ha deciso di assumersi a partire dalla promozione e divulgazione della piu’ ampia e autorevole documentazione tecnico-scientifica sul nucleare per favorire il confronto aperto sui diversi aspetti connessi a questa opzione tecnologica. Auspico ora che le decisioni che devono consentire all’Agenzia di essere pienamente operativa siano assunte al piu’ presto”. Sono soci del Forum: Alstom Power, Ansaldo Nucleare, Areva, Confindustria, E.on Italia, Edf, Edison, Enel, Federprogetti, Flaei/Cisl, Gdf Suez, Sapienza Universita’ Di Roma, Politecnico di Milano, Sogin, Stratinvest Energy, Techint, Technip, Tecnimont, Terna, Uilcem/Uil, Universita’ Di Palermo, Universita’ Di Genova, Universita’ Di Pisa, Westinghouse.