RIMINI. Futili motivi di convivenza, invece che la spartizione di una importante eredità. Questo sarebbe il movente dell'omicidio dell'avvocato Monica Anelli, uccisa ieri a Rimini con una balestra dallo zio Stefano Anelli. Almeno secondo gli investigatori della Squadra Mobile . Stefano Anelli, ritrovato morto ieri sera nella sua auto, suicida con lo stesso metodo della balestra usata per uccidere la nipote, da marzo scorso si appuntava scrupolosamente i movimenti della nipote e del compagno, che dall'inizio dell'anno erano andati a vivere nella sua stessa palazzina in via XXIII Settembre, alle Celle. L'intenzione, come confermato dai tubi del gas lasciati aperti, era quella di mettere in scena un'esplosione, poi sventata. In casa di Anelli sono state trovate anche alcune lettere di apprezzamento ai coniugi Olindo e Rosa Romano, in carcere per la strage di Erba. Una balestra ha ucciso Monica Anelli, avvocato di 40 anni di Rimini, che nella tarda mattinata e' stata colpita a morte al collo da un dardo. Stefano Anelli 62 anni si e' tolto la vita in auto, sulle colline riminesi, con un'altra balestra della sua collezione. La polizia l'ha trovato in serata con una freccia conficcata nel torace.