ROMA. Come in un copione di un classico del romanzo giallo stile Agatha Christie: un treno, un uomo ben vestito che sembra addormentato. Invece quell'uomo è morto, ucciso probabilmente con un'arma da taglio. O forse morto per cause naturali. E' un vero mistero la morte di Silvestro Leva, 42 anni, nato a Calvi Risorta, in provincia di Caserta, trovato morto oggi a Cassino su un treno arrivato da Napoli e fermo dalle 21 di ieri. C'é voluta mezza giornata prima che qualcuno si accorgesse dell'uomo morto. La polizia e il medico legale sembrano aver intrapreso la strada investigativa che appare più probabile, quella dell'indagine per omicidio. Ma l'ipotesi della morte naturale rimane, allo stato, anche una delle possibilità plausibili. E secondo un primo esame del corpo effettuato dal medico legale Antonella Conticelli, la morte potrebbe essere stata causata dai colpi di arma da taglio trovati dietro la nuca della vittima. Ma sarà l'esame autoptico, che si terrà nei prossimi giorni, ad accertarlo. Ed accertare soprattutto se invece quei tagli fossero solo superficiali e non avessero nulla a che fare con la morte dell'uomo che potrebbe avere un passato di tossicodipendente, come dimostrerebbero alcuni segni sul corpo. Ad accorgersi del cadavere nel pomeriggio di oggi è stato il capotreno. La vittima era seduta vicino al finestrino con le gambe accavallate e sembrava dormisse. Dopo essersi avvicinato, il capotreno si è invece accorto che non respirava. Stando ad una prima ricostruzione della polizia del commissariato di Cassino e della Polfer Silvestro Leva potrebbe essere stato vittima di una rapina. Nelle tasche, infatti, non sono stati trovati documenti e nessuna valigia è stata trovata vicino al corpo senza vita.