La giovane prima di sparire aveva chiamato i carabinieri ed aveva riferito di essere stata violentata
PERUGIA (ANSA). Elisa Benedetti, la studentessa di 25 anni scomparsa nella notte tra sabato e domenica a Perugia, è stata trovata morta. Il corpo è stato trovato nei pressi di un laghetto artificiale. Era distante circa un chilometro dalla macchina. A precisarlo sono i vigili del fuoco di Perugia, che dalle prime ore di ieri sono stati impegnati nelle ricerche della giovane, anche con un elicottero del reparto volo di Arezzo. E’ stato proprio l’equipaggio dell’elicottero a scorgere il cadavere a ridosso di un laghetto artificiale nella zona collinosa, e molto impervia, tra Casa del Diavolo e Civitella Benazzone: una individuazione non facile, probabilmente resa ancor più complicata dal fatto che il cadavere della giovane era quasi completamente ricoperto di fango. L’elicottero è stato usato anche per trasportare sul luogo del ritrovamento il medico legale per la prima ispezione cadaverica e gli inquirenti per svolgere i primi accertamenti sulle cause della morte. Non ci sono segni di violenza né di lesioni sul cadavere di Elisa. Sarebbero questi, secondo quando si apprende, gli esiti di un primo esame esterno del corpo effettuato dal medico legale, Annamaria Verdelli, gli investigatori, comunque, non escludono alcuna ipotesi anche se al momento la tesi prevalente è quella che la ragazza sia morta di freddo. Da una prima ricostruzione, infatti, sarebbero emersi elementi che farebbero pensare ad un incidente: gli investigatori avrebbero infatti trovato appesi ai rami vicino a dove è stato trovato il corpo della ragazza alcuni indumenti. E ciò farebbe supporre che la studentessa sia caduta nel torrente e si sia poi tolta i vestiti cercando di farli asciugare. Anche le piccole escoriazioni trovate sul corpo, si sottolinea, sarebbero compatibili con dei graffi che la ragazza potrebbe essersi fatta camminando al buio attraverso il bosco. Sarà comunque l’autopsia a stabilire le cause della morte e anche ad accertare se la giovane, oltre che ubriaca fosse anche drogata: ipotesi, quest’ultima, che gli investigatori al momento non escludono. In caserma a Perugia sono intanto in corso gli interrogatori dell’amica di Elisa e dei giovani nordafricani con cui la ragazza ha trascorso l’ultima parte della serata di sabato, prima di morire.