Approvata in egione la relazione conclusiva. 15 proposte risolutive
L’indagine, ha spiegato Bambagioni, rappresenta “una fotografia del servizio ferroviario regionale e locale, che è stata possibile grazie ad un grosso lavoro fatto di audizioni con i responsabili di Trenitalia e di Rfi, la Regione Toscana, i comitati dei pendolari” e di sopralluoghi che i consiglieri che hanno partecipato al gruppo di lavoro hanno compiuto sui treni regionali e locali, accanto agli operatori del servizio ispettivo istituito dalla Giunta regionale. La realtà emersa è quella di una infrastruttura ferroviaria importante e diffusa su tutto il territorio, “un servizio fondamentale, ben strutturato e con una bella storia, ma non più all’altezza di una società moderna e complessa com’è oggi quella toscana”, osserva Bambagioni. In questo senso i punti critici sono il parco vetture ormai vetusto, i ritardi, il malfunzionamento degli impianti di climatizzazione, le condizioni delle stazioni, la pulizia dei convogli.
“La sensazione e l’auspicio – prosegue Bambagioni – è che una parte dei problemi emersi dovrebbe essere superata nei prossimi due anni con l’arrivo di 150 nuove carrozze e con la conclusione di molti dei lavori connessi con l’alta velocità”. La situazione attuale è determinata in gran parte da problemi di convivenza, “su ampi tratti della linea, dell’alta velocità nazionale e l’apertura di cantieri a essa collegati, dell’introduzione dell’alta velocità regionale, che rischia di procurare disagi e ritardi sulle tratte dei pendolari”, ha aggiunto Bambagioni. A rendere ancora più difficile il quadro, il taglio delle risorse che ha portato anche alla riduzione della manutenzione dei locomotori e delle vetture.
Tra i punti di criticità segnalati dai comitati e raccolti dal gruppo di lavoro consiliare, c?è anche il problema dell’attribuzione delle responsabilità dei disservizi. “Troppo spesso – ha spiegato Bambagioni – Trenitalia e Rfi scaricano uno sull’altro le responsabilità. E questo è un elemento che non aiuta a intervenire per rendere più efficiente il servizio ferroviario”.
L?indagine non ha prodotto soltanto una fotografia aggiornata e dettagliata della situazione esistente. “Presentiamo quindici proposte operative per superare i problemi attuali”, spiega Bambagioni. Come, ad esempio, “abolire la prima classe sui treni regionali”, ma anche “fare chiarezza nell’attribuzione delle responsabilità, implementare e ampliare i parametri di qualità del servizio, abbassando i livelli di tolleranza”. In questa direzione diventa quindi fondamentale “rendere più stringente il contratto di servizio tra Regione e Trenitalia, oggi troppo blando, e soprattutto innalzare il livello delle sanzioni”. Trenitalia, aggiunge Bambagioni, “dovrà superare compiutamente una visione monopolistica che per molti aspetti ancore resiste”.
Il consigliere Giovanni Santini ha ribadito la necessità di intensificare i controlli tra i passeggeri sulle tratte regionali, “per ragioni economiche, di sicurezza e di giustizia, nel rispetto di chi paga sempre il biglietto. Al momento – ha aggiunto Santini -, la statistica ci dice che la possibilità di essere oggetto di controllo è una su otto o nove”. Maggiori controlli tra i passeggeri, “specie nelle fasce orarie meno frequentate, superando il criterio dei controlli nell’orario di lavoro” e livelli sufficienti di manutenzione delle carrozze sono i punti di maggior criticità messi in evidenza da Giuliano Fedeli.