BRINDISI. “Ci sono anche tre italiani tra le dieci vittime” del disastro del traghetto Norman Atlantic in Adriatico. Lo segnala un tweet della Guardia costiera. Intanto sono 427 le persone, tra equipaggio e passeggeri, (44 in tutto gli italiani) messe in salvo, ma la paura e’ che i dispersi possano essere numerosi ed e’ giallo sul loro numero. Secondo una prima stima erano 499 le persone a bordo del traghetto Norman Atlantic, lo ha detto il Procuratore di Bari, che ha indicato tra i dispersi la possibile presenza di numerosi clandestini.
Oltre a 478 persone sono state identificati tre “immigrati” illegali, due afghani e un siriano uno dei quali ha gia’ chiesto asilo politico e un overbooking di 18 persone. “In totale secondo una prima stima approssimativa – ha precisato il magistrato – le persone imbarcate erano 499, le persone sicuramente decedute sono almeno dieci, due sono disperse in mare e non e’ stato possibile il recupero”. Il magistrato non ha peraltro escluso che vi possano essere stati altri clandestini a bordo della nave. “A partire dal numero totale degli imbarcati – ha aggiunto – e detraendo il numero dei morti accertati e delle persone salvate che sono solo da nave San Giorgio 214 e di quelli sbarcati in Puglia computando anche i 39 che sarebbero dovuti sbarcati a Manfredonia, sulla base di questi conteggi resterebbero 179 persone di cui non conosciamo la sorte ma tra questi moltissimi, noi speriamo quasi tutti, se non tutti, sono imbarcati su mercantili che hanno prestato soccorso e diretti in Grecia. In particolare si tratta di due unita’ dirette verso la Grecia”.
Il comandante del traghetto ‘Norman Atlantic’, Argilio Giacomazzi, e l’armatore della nave, Carlo Visentini, sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Bari con le ipotesi di reato di naufragio colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose. Il procuratore di Bari Giuseppe Volpe ha confermato nel corso di una conferenza stampa in Capitaneria di porto a Bari che dopo una serie di contatti con le Procure di Brindisi e Lecce e’ stata raggiunta l’intesa che la competenza territoriale dell’inchiesta sulla tragedia della Norma Atlantic e’ della magistratura barese anche perche’ la nave e’ iscritta nei registri del compartimento di Bari. ” Il primo problema e” stato quello di coordinarci con le altre procure pugliesi dove sono sbarcati gli altri naufraghi – ha sottolineato il procuratore- abbiamo avuto contatti con i capi di quelle procure e risolto velocissimamente il problema della competenza territoriale, convenendo unanimamente che la competenza spettasse alla procura di Bari. A Bari e’ iscritta la nave nel registro navale, a Bari ha sede la compagnia armatoriale”. E’ durata oltre 37 ore l’odissea in Adriatico dei naufraghi dell’unita’ della compagnia Visemar che, nella notte tra sabato e domenica, ha dovuto affrontare un incendio che sviluppatosi nel garage si e’ rapidamente esteso a tutta la nave mentre viaggiava dal porto greco di Igoumenitsa verso Ancona. La nave era partita nel pomeriggio di sabato dal porto di Patrasso e prevedeva di attraccare in Italia alle 17 di ieri. Il primo allarme e’ stato lanciato alle 4,21, quando il Norman Atlantic si trovava a una trentina di miglia dalla costa del Salento.