L’AQUILA. Sono una ventina le persone che avrebbero una responsabilita’ nei crolli della casa dello studente e del convitto nazionale, dove sono morti in tutto 11 giovani. Queste persone dovrebbero essere iscritte nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sul terremoto per omicidio colposo e disastro colposo. E’ la conclusione a cui sarebbero arrivati i magistrati. La prossima settimana dovrebbero essere formalizzati i primi indagati.
Il procuratore capo della Repubblica dell’Aquila, Alfredo Rossini, non conferma il numero e ha definito “questo numero come un grosso salto in avanti”. Il procuratore ha aggiunto che solo lunedi’ potra’ fornire qualche elemento utile per fare il punto sull’inchiesta relativa al devastante terremoto del sei aprile scorso.