L’AQUILA. “Al momento nessuno e’ stato iscritto come indagato. E assolutamente non e’ vero che sarebbero in arrivo 60 avvisi di garanzia per quanto riguarda i crolli avvenuti col terremoto”. Lo ha affermato a “Radio Anch’io il procuratore capo Alfredo Rossini. “Ho solo detto – ha spiegato – che abbiamo in corso di ricezione tutte le consulenze che abbiamo dato, alcune sono gia’ state depositate. Sulla base di questo lavoro, entro i termini del 30 settembre, si arrivera’ alla conclusione della fase investigativa, tenendo in considerazione anche l’attivita’ della polizia giudiziaria. E quindi entro i primi di ottobre, se si ravviseranno delle responsabilita’ individuali, potremo iscrivere delle persone. Alcuni siti importanti, quattro o cinque, tra cui la casa dello studente e il convitto nazionale, hanno l’assoluta priorita’ – ha proseguito il procuratore – . Se dalle perizie risulteranno elementi sufficienti, saranno iscritti degli indagati ma i numeri fatti sono assolutamente fantasiosi. Lavoriamo in maniera indefessa, i siti con i crolli sequestrati sono circa 200, abbiamo fatto delle perizie e io stesso mi sono infilato personalmente nelle fondamenta della casa dello studente col palazzo che mi stava sopra a rischio crollo. Quindi noi lavoriamo bene, anche nel rischio, e in termini incredibilmente rapidi vista l’immensa mole del lavoro, stiamo portando a termine gli accertamenti tecnici. Entro i primi di ottobre si sapra’ qualcosa, il resto – ha concluso Rossini – e’ fantasia”.