Ginevra. Almeno 303 civili sono stati stuprati, alcuni molte volte, negli attacchi che gruppi armati hanno realizzato nella Repubblica Democratica del Congo tra il 30 luglio e il 2 agosto. Lo ha confermato un rapporto dell'Alto Commissariato Onu per i Diritti Umani. Tra le vittime "235 donne, 52 bimbe, 13 uomini e tre bambini", segnala il rapporto preliminare: 15 pagine di orrore frutto di un'inchiesta, nelle quali si avverte che "il numero delle vittime potrebbe essere maggiore". L'Alto Commissario per i Diritti Umani, Navi Pillay, ha aggiunto in un comunicato che "l'entita' e la violenza di questi stupri di massa superano l'immaginabile". Non solo: nelle violenze "sono state bruciate 932 abitazione, saccheggiati 42 negozi e 116 persone sono state portate via per essere ridotte in schiavitu'".