Il differenziale segna il dato più alto dal 1995
ROMA. (Adnkronos/Ign) Nel mese di marzo le retribuzioni contrattuali orarie sono rimaste ferme rispetto al mese precedente e sono salite dell’1,2% rispetto a marzo 2011, mantenendosi a livello tendenziale sul tasso di crescita più basso dal 1983, anno d’inizio delle serie storiche. Lo rileva l’Istat, aggiungendo che nel primo trimestre del 2012 la retribuzione è cresciuta dell’1,3% rispetto al corrispondente periodo del 2011. Il differenziale tra la crescita tendenziale delle retribuzioni (+1,2%) e la crescita dell’inflazione (+3,3%) segna in marzo quota 2,1 punti percentuali, il livello più alto da agosto 1995, quando era pari al 2,4%.