L'agenzia "salva" Intesa e Unicredit
NEW YORK. Standard & Poor’s taglia il rating di lungo periodo di 17 banche italiane salvando però Intesa Sanpaolo e UniCredit. E’ quanto si legge in una nota, in cui si precisa che la decisione segue il downgrade dell’Italia. Standard & Poor’s mantiene l’outlook negativo su tutto il comparto bancario italiano. In una nota dell’agenzia viene precisato che le due eccezioni sono Banca Carige e Dexia Crediop, i cui rating restano in ‘Creditwatch’ negativo, ovvero sotto osservazione per un possibile taglio.
L’elenco delle declassate: Ubi Banca, Credem che scendono a livello ‘BBB-‘; Fga Capital, Iccrea e Mediocredito a ‘BB+’; Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca, Banca Popolare di Milano, Banca Popolare dell’Emilia Romagna e Banco Popolare a ‘BB’; infine Unipol Banca a ‘BB-‘. Tra le banche che si salvano, oltre a UniCredit e Intesa Sanpaolo, S&P’s segnala l’Istituto per il Credito Sportivo, Banca Fideuram, Mediobanca, Banca Popolare dell’Alto Adige e l’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane, i cui rating restano confermati.